Precari Covid, Mannino: "Nessun 'primo passo', fumo negli occhi"

Precari Covid, Mannino: “Nessun ‘primo passo’, solo fumo negli occhi”

Ci va giù duro il segretario generale della Cgil Sicilia
SANITÀ
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“Il protocollo sui precari Covid siglato oggi da alcuni sindacati e dall’assessore regionale alla Salute non è nient’altro che la fotografia delle possibilità già note e già date dalla normativa vigente. Spacciarlo per ‘ risultato’, come fa l’assessore Volo, è una mistificazione, la sua dichiarazione è fuori luogo. Più che un ‘primo passo’, come viene definito dall’esponente del governo, appare come una marcetta sul posto: mi agito ma non mi muovo”.

Ci va giù duro il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, sull’intesa siglata oggi all’assessorato di piazza Ottavio Ziino, a cui non hanno aderito un folto gruppo di sindacati tra cui la Fp Cgil.

Mannino: “Nulla di concreto né risposte vere ai precari”

“Non si danno risposte vere ai precari- sottolinea Mannino- non si rafforza il sistema sanitario con le necessarie assunzioni, non è stato fissato alcun cronoprogramma, quindi non c’è proprio nulla di concreto. Per i precari Covid e per la sanità siciliana- sottolinea il leader della Cgil- pretendiamo impegni precisi da esigere in tempi certi per come ha già ricordato la nostra federazione di categoria. Invece così si getta solo fumo negli occhi dei precari senza assicurare nulla di decisivo. Ma i precari sapranno vedere oltre questa coltre di fumo”.

Motivo per cui Fp Cgil Sicilia, assieme ad altre 12 sigle sindacali, non ha ritenuto opportuno sottoscrivere il protocollo d’intesa sulla stabilizzazione dei precari proposto dall’Assessorato Regionale alla Salute.

Agliozzo: “Bisogna sospendere le procedure concorsuali”

“Una presa di posizione determinata dal fatto – afferma il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo – che abbiamo rilevato alcune criticità, sulle quali non è possibile sorvolare. Chiediamo la sospensione delle procedure concorsuali e mobilità in coerenza con la definizione delle procedure di stabilizzazione, la possibilità di mantenere in servizio il personale del ruolo tecnico e professionale in attesa di ulteriori disponibilità nella pianta organica, e certezza sulla proroga dei contratti in scadenza. Rispetto a queste proposte che abbiamo rappresentato ma senza riscontro – conclude Agliozzo – invitiamo l’Assessore alla Salute a valutare l’opportunità di rivedere il documento tenendo conto delle nostre osservazioni”.


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