PALERMO – Altri tre indagati finiscono in carcere. Per Giuseppe Guida, Francesco Nappa e Vincenzo Garofalo il giudice per le indagini preliminari ha deciso un aggravamento della misura cautelare. Erano finiti tutti e tre agli domiciliari nel blitz dei carabinieri che ha colpito il mandamento di San Lorenzo. Sono indagati per estorsione. L’aggravamento della misura cautelare deriva dalla violazione del divieto di comunicare con persone diverse dal nucleo familiare e di allontanarsi dal domicilio. Guida e Garofalo sono stati intercettati mentre parlavano al cellulare. Nappa è stato sorpreso per le strade dello Zen.
Guida e Nappa, secondo la Direzione distrettuale antimafia, sono accusati di avere costretto una donna a pagare trecentoventi per riavere la macchina che le era stata rubata. Sempre di una machina si parla nel caso di Garofalo. Era stato rubato il mezzo alla moglie del boss Michele Micalizzi, nonché figlia del padrino Rosaro Riccobono ucciso nella guerra di mafia degli anni Ottanta.
Su ordine di Micalizzi il ladro fu individuato e punito. “L’ho ammazzato a bastonate – diceva Garofalo – tu mi devi dire grazie… sei vivo… l’ho “macinato… ci sono bastato solo io l’ho ammazzato a bastonate”.