PALERMO – Nascerà oggi la nuova commissione Bilancio del consiglio comunale di Palermo. A mezzogiorno la conferenza dei capigruppo si riunirà per decidere come procedere, dopo che i componenti di maggioranza (Giuseppe Milazzo, Salvo Di Maggio, Gianluca Inzerillo e Domenico Bonanno) hanno formalizzato le proprie dimissioni, provocando la decadenza dell’organismo, subito dopo l’approvazione del previsionale 2023.
Una mossa che in realtà nasconde uno scontro all’arma bianca a Sala delle Lapidi: da una parte la maggioranza, dall’altra il vicepresidente della commissione Ugo Forello (Oso), vera spina nel fianco del centrodestra durante il dibattito sulla manovra. Forello infatti ha provato a bloccare l’emendamento che ha destinato 150 mila euro al consiglio comunale per spese di rappresentanza e patrocini onerosi, presentendo un centinaio di emendamenti: alla fine il “tesoretto”, inizialmente da mezzo milione, è stato decurtato proprio per arrivare alla mediazione ma l’atteggiamento ostruzionistico ha irrigidito tanto la maggioranza quanto il resto delle opposizioni.
L’effetto è stato il passo indietro di quattro componenti su sette e quindi la decadenza della commissione, come confermato anche dal segretario generale Raimondo Liotta in una nota inviata al presidente del consiglio Giulio Tantillo e al sindaco Roberto Lagalla. “Le contestuali e irrevocabili dimissioni dei consiglieri Milazzo, Inzerillo, Bonanno e Di Maggio, componenti della prima Commissione, ne hanno fatto venire meno la maggioranza e, con essa, il quorum”, sancisce il segretario che poi fa riferimento alle norme per il funzionamento del consiglio, non esistendone di specifiche per le commissioni. “Si può legittimamente concludere che la Prima commissione, a seguito della contestuale dimissione dei consiglieri, deve intendersi decaduta”, conclude Liotta.
Oggi Tantillo renderà nota la lettera del segretario e quindi si procederà secondo il criterio proporzionale riferito agli attuali gruppi: un aspetto non secondario, visto che negli ultimi 12 mesi tanto è cambiato a Sala delle Lapidi. La maggioranza confermerà quasi tutti i suoi componenti (la nuova Dc dovrà cedere un posto, visto l’ arrivo di Di Maggio), con Milazzo sicuro della rielezione alla guida, mentre i tre posti di minoranza andranno al Pd, a Progetto Palermo e al M5s (visto che la lista di Ferrandelli si è divisa tra Azione e Oso): se Mariangela Di Gangi resterà al suo posto, il Pd (non più rappresentato da Carmelo Miceli, andato al Misto) potrebbe designare Giuseppe Lupo; il M5s deve ancora decidere, anche se il capogruppo Antonino Randazzo sembra in pole position.
Il risultato sarà comunque il defenestramento di Forello, destinato alla Quarta o alla Sesta, il che potrebbe rendere più aspro il confronto in consiglio comunale quando si parlerà di conti con il bilancio consuntivo 2022 che potrebbe fungere da banco di prova di questo nuovo assetto d’Aula.