CALTAGIRONE (CATANIA) – “Dal primo agosto all’ospedale di Caltagirone è stata temporaneamente sospesa anche l’attività di Stroke Unit della Neurologia. Questo per la gravissima carenza di personale medico, rimasto purtroppo con due unità a operare nel reparto”. È quanto denuncia il sindacato Nursind di Catania.
In una nota inviata alla Procura e all’assessorato regionale alla Salute, il sindacato chiede “un tempestivo intervento al fine di ristabilire il legittimo diritto alla salute”.
Tale diritto, a oggi, sarebbe minato “da continue chiusure, accorpamenti e riduzioni di attività”. Una situazione che avrebbe “fortemente limitato le garanzie assistenziali dei presidi dell’Asp e in particolare l’ospedale di Caltagirone”.
Secondo il sindacato, lo stato attuale “significa che, in caso di ictus ischemico, comporterà il trasferimento in altre strutture sanitarie abilitate e distanti da Caltagirone”. E questo metterebbe “in grave rischio il paziente sia in termini di eventuale recupero funzionale sia in termini di vita”.
Il Nursind, nella nota a firma del segretario territoriale Salvo Vaccaro e di Francesco Di Masi ricorda che “l’Asp di Catania si trova in gravissima difficoltà in tutti i presidi e distretti sanitari”. “E in special modo nell’ospedale di Caltagirone – prosegue – si è attuata la chiusura o sono stati eseguiti accorpamenti di reparti”. Questo riguarderebbe Lungodegenza, Riabilitazione motoria di Santo Pietro, Cardiologia, Medicina e chirurgia di accettazione e d’urgenza e altri servizi.
“Solo nell’ospedale di Caltagirone si registra la carenza di oltre 125 medici – conclude -. Un danno probabilmente irreparabile alla comunità di cui non può non esserci alcuna responsabilità di chi amministra la cosa pubblica a tutti i livelli”.