PALERMO – È ancora sotto choc, le hanno amputato un dito della mano sinistra e stamani è stata sottoposta ad un intervento chirurgico. È un pomeriggio che non dimenticherà quello vissuto da Francesca Mistretta – fedelissima dei colori rosanero e abbonata da decenni – mercoledì all’ingresso dello stadio Renzo Barbera per assistere alla partita Palermo-Brescia.
“Ho superato il pre-filtraggio senza alcuna richiesta di biglietto, né tantomeno di documento di identità – racconta -, arrivata al tornello ho provato a mettermi in fila (se così può dirsi), in mezzo ad una massa confusa di persone, che stazionavano senza alcun ordine e criterio”. Qui il fattaccio: “Dopo aver percorso un breve tunnel, con un divisore metallico, mentre stavo per entrare, venivo spinta da sconosciuti che si trovavano davanti a me, i quali tornavano indietro con irruenza poiché sprovvisti di biglietto – aggiunge la donna -. Ho provato istintivamente a proteggermi, chiudendo i gomiti e alzando le braccia, ma sono stata travolta dalla ressa”.
La donna, cadendo, è andata a sbattere contro la transenna metallica che si è trasformata in un’arma. “Alla vista del sangue e a causa dell’atroce dolore – aggiunge – ho perso ripetutamente i sensi. Mi hanno aiutato le altre persone. Subito gli steward hanno raggiunto il tornello, chiamando prontamente l’ambulanza che si trovava all’interno dello stadio. Mi hanno trasportata all’ospedale di Villa Sofia”.
Nel referto c’è scritto “frattura-amputazione estremo distale falange del quinto dito mano sinistra”.
La donna si è affidata all’avvocato Fabrizio Lanzarone, esperto in materia di causalità colposa, “per presentare una denuncia finalizzata all’accertamento delle eventuali responsabilità penali, tenuto conto dei diversi ambiti di competenza, delle differenti funzioni e deleghe in tema di sicurezza e che lo stadio è di proprietà del Comune di Palermo che con apposita convenzione concede in uso l’impianto sportivo alla locale società calcistica”.