BELPASSO (CATANIA) – La Procura di Catania ha chiesto e ottenuto dal Gip l’arresto come aggravamento della misura del divieto di avvicinamento. L’arrestato è un 35enne di Belpasso indagato per maltrattamenti in famiglia. Ad arrestarlo sono stati i carabinieri. Le indagini hanno riguardato numerose vessazioni dell’uomo nei confronti della compagna 34enne.
I precedenti
Secondo gli inquirenti, tra luglio e settembre avrebbe sottoposto a continue mortificazioni e umiliazioni la compagna. L’avrebbe controllata continuamente e aggredita, verbalmente, a causa del suo opporsi all’attività di spaccio di droga che lui aveva intrapreso. L’avrebbe inoltre costretta a lasciare l’abitazione con la figlia minorenne dopo averle gettato in aria i vestiti, minacciandola anche di morte.
Le denunce
Lo avrebbe fatto incurante del fatto che lei si fosse già rivolta ai carabinieri, terrorizzata per le aggressioni e i continui atteggiamenti violenti che stavano coinvolgendo anche la figlia. Per questi motivi l’uomo, dopo che la a compagna l’aveva denunciato il 15 settembre scorso, era stato sottoposto al divieto di avvicinamento. La vittima, che si era trasferita nella vicina Bronte, sarebbe stata rintracciata dal compagno e costretta a tornare a Belpasso.
Gli ultimi episodi
Poi però avrebbe nuovamente cominciato ad aggredirla. Così lei avrebbe deciso di rifugiarsi da un familiare ad Aci Sant’Antonio. Ma non è riuscita ad arrivare lontano, perché l’incubo l’avrebbe inseguita pure lì. Lui l’ha ritrovata e aggredita per strada. Dopo aver affidato la figlia minorenne alla nonna paterna, la donna avrebbe subito altri maltrattamenti ed aggressioni.
La fuga
Sarebbe stata costretta tutta la notte a restare seduta su una sedia venendo malmenata a ogni tentativo di uscire dall’abitazione. L’indomani la vittima è riuscita a fuggire e con l’aiuto di un automobilista di passaggio ha raggiunto Mascalucia. Qui è stata messa in sicurezza assieme a sua figlia. Poi è scattato l’arresto.