NEW DELHI- Il musicista e compositore indiano, Ravi Shankar, si è spento oggi all’età di 92 anni negli Stati Uniti. Era famoso per aver portato in occidente la musica classica indiana. Il maestro del sitar, lo strumento tipico a corde indiano, aveva ispirato gruppi come i Beatles e i Rolling Stones. Nato nel 1920 a Varanasi , lascia una moglie e due figlie musiciste: Anoushka, che come il padre suona il sitar e Nora Jones la cantante americana mai riconosciuta dal padre nonostante la prova del dna.
Shankar ha partecipato a Woodstock nel 1967, ha collaborato con il violinista Yehudi Menuhin e il sassofonista jazz John Coltrane. George Harrison l’aveva definito “ il padrino della World Music”. La collaborazione con Harrison durò un decennio ed ebbe il suo culmine nel Concerto per il Bangladesh dell’agosto 1971 al Madison Square Garden di New York a cui parteciparono 40.000 persone. L’album prodotto nell’occasione è valso al musicista indiano il secondo Grammy Award dei tre da lui ottenuti. Per tutti gli anni 70 il maestro del sitar e il leader dei Beatles lavorarono insieme il lunghi tour negli Stati Uniti e in Europa.
Fra i numerosi eventi che segnarono la su lunga carriera va sicuramente ricordata l’esibizione alla Casa Bianca su invito dell’allora presidente Gerald Ford. Nel 1990 ha collaborato con il compositore statunitense Philip Glass. Da tempo si trovava ormai in California dove aveva subito un’operazione chirurgica. Di recente era stato nominato per il Grammys 2013 insieme alla figlia Anoushka.