CATANIA – Senzatetto a Catania: per le persone senza fissa dimora l’inverno è sempre un momento delicato. Alla vita senza una casa infatti si aggiungono le temperature rigide e le piogge, che rendono sempre molto più difficile trovare un posto dove dormire all’asciutto. Il punto sull’assistenza ai senzatetto a Catania con Emiliano Abramo, presidente della Comunità di Sant’Egidio.
Senzatetto a Catania: la stagione fredda
L’inverno mite non ha finora causato delle emergenze per le persone senza fissa dimora di Catania: “Non c’è stato un lungo e prolungato freddo – dice Emiliano Abramo – ma c’è stata qualche notte con temperature molto più basse di altre. Ora però è il tempo della riflessione: c’è una impreparazione complessiva della città nell’assistenza alle persone senza fissa dimora, e per questo tra domani e dopodomani, come Comunità di Sant’Egidio, avvieremo una raccolta straordinaria di coperte perché in questo momento servono molto: quando piove le coperte si inzuppano e diventano inutilizzabili, così come i marciapiedi diventano impraticabili e non serve mettere dei pezzi di cartone o altro materiale per rimanere all’asciutto”.
Sullo stato del fenomeno dei senza fissa dimora a Catania, Abramo conferma la crescita delle persone che dormono per strada: “I numeri sono cresciuti, lo ha confermato Istat a novembre sottolineando che Catania è una delle città in cui la crescita è più importante”.
“Non dobbiamo dimenticare – prosegue Abramo – che tra i senzatetto in crescita incontriamo un numero sempre crescente di italiani quarantenni ma che a Catania c’è anche una particolarità che si chiama San Berillo. Alla chiusura del Cara di Mineo molte persone sono finite in quel quartiere, incagliate in una condizione di marginalità e precarietà”.
Le strutture e le misure da prendere
Abramo commenta poi lo stato complessivo dell’assistenza ai senza fissa dimora in città: “Non è ancora partita una riflessione adeguata, e continuano a essere insufficienti i posti letto per i senzatetto. Noi abbiamo intensificato la nostra presenza la sera e l’attività di monitoraggio delle persone più in difficoltà”.
“In più – prosegue Abramo – speriamo per fine mese di aprire una nuova struttura di accoglienza, un cohousing in cui ospitare i senzatetto con maggiori difficoltà per dargli un tetto ma anche un’opportunità per ripartire, perché spesso il tema è proprio questo, quello di dare una prospettiva alle persone oltre che un luogo in cui dormire e lavarsi. Anche in questa prospettiva ho sentito il sindaco Enrico Trantino, che manifestato disponibilità a un incontro durante il quale capiremo quali misure è possibile mettere in atto”.