PALERMO – Via libera dell’Ars agli interventi per agricoltura e zootecnia, e contro la crisi idrica. In un’aula presidiata soprattutto dalle forze d’opposizione, sono arrivati dieci milioni di euro per agricoltori e allevatori grazie all’ok a un disegno di legge che è stato modificato negli importi.
Sala d’Ercole, prima del voto finale, ha infatti approvato un emendamento delle opposizioni che ha raddoppiato i fondi per gli allevatori, dai cinque del testo di partenza a dieci milioni di euro. Per i primi interventi contro la siccità, invece, sono stati stanziati nove milioni di euro.
Salta il tentativo del governo di inserire un emendamento in favore dell’Ast, società di trasporto pubblico regionale che vive un momento di forte difficoltà economica. Se ne riparlerà con un provvedimento ad hoc
La manovrina e i voti dell’opposizione
E così alla fine la manovrina passa in Aula grazie ai voti di Pd, M5s e Sud chiama Nord. Fondamentale anche la presenza in Aula di parti del centrodestra che hanno contribuito a mantenere il numero legale. Alla fine si contano 23 voti favorevoli, e un astenuto, ma i parlamentari presenti che hanno quindi consentito il varo delle misure sono stati 33.
Le opposizioni attaccano
“Una maggioranza che pensa solo alla campagna elettorale attraverso slogan e poi quando bisogna intervenire sul comparto agricolo si tira indietro. Il lavoro di oggi dimostra che le opposizioni hanno a cuore con grande senso di responsabilità il bene della Sicilia”, dicono Ismaele La Vardera (ScN), Michele Catanzaro (Pd) e Roberta Schillaci (M5s).
“In aula – aggiungono – grazie al lavoro di squadra di Sud Chiama Nord, Pd e M5s al comparto zootecnico vanno 5 milioni in più per acquisto dei foraggi, che dunque raddopiano la somma a disposizione dato che il governo aveva stanziato solo 5 milioni. Sappiamo bene che si tratta di una somma insufficiente, ma quantomeno abbiamo evitato che si trattasse davvero di briciole”.