CATANIA – Si è conclusa la fase parossistica dell’Etna, la quarta dal 4 luglio scorso con attività stromboliana che si trasforma in fontana di lava e con l’emissione di nube vulcanica alta diversi chilometri. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che il tremore interno dell’edificio vulcanico rimane su livelli medio alti.
Riapre l’aeroporto
La SAC, società di gestione dell’aeroporto di Catania, comunica la riapertura per fasi dello scalo, in relazione alle attività di bonifica necessarie per l’agibilità delle infrastrutture.
Le operazioni di volo riprenderanno secondo il seguente schema:
· dalle ore 18.00 locali saranno ripristinate le sole partenze;
· dalle ore 20.00 locali saranno consentiti anche gli arrivi ma con una restrizione pari a 4 movimenti ogni ora;
· dalle ore 22.00 locali saranno ripristinate tutte le operazioni.
Il cratere Voragine e la cenere
La nuova attività dell’Etna si concentra nel cratere Voragine, in cui l’ultima emissione di cenere risaliva del 3 aprile del 2021. Con il materiale lavico accumulato con le ultime eruzioni il cratere Voragine ha raggiunto quota 3.369 metri d’altezza superando il cratere di Sud-Est, che deteneva il record dal 10 agosto del 2021 e che ultime stime davano alto 3.347 metri.
Come si legge in un comunicato dell’Ingv, Osservatorio Etneo, l’attività sul cratere Voragine ha prodotto dei getti di lava che, intorno alle 7:30, hanno raggiunto un’altezza di varie centinaia di metri e una colonna eruttiva che ha raggiunto un’altezza di circa 8 chilometri sul livello del mare.
È stata segnalata ricaduta di cenere in località Rifugio Sapienza, Piano Vetore, contrada Milia, Nicolosi, Tremestieri Etneo e Catania. L’attività di fontana è gradualmente diminuita fino a esaurirsi intorno alle 9:15. L’attività ha prodotto un piccolo trabocco lavico dall’orlo occidentale del cratere Bocca Nuova la cui lunghezza non è stimabile a causa della presenza di nuvole.
I dati sismici e di tremore
Dal punto di vista sismico, continua l’Ingv, l’ampiezza media del tremore vulcanico ha raggiunto i valori massimi tra le 3:30 e le 9:00 di oggi. In seguito i valori sono diminuiti, raggiungendo intorno alle 12:30 la base del livello alto, dove al momento rimangono ma con tendenza al decremento.
Le sorgenti del tremore sono localizzate nell’area del cratere Voragine a una quota di circa 2400 metri sul livello del mare. Anche l’attività infrasonica ha subìto un rapido decremento, sia nel numero degli eventi che nell’ampiezza. Al momento si osserva una debole attività infrasonica al cratere di sud-est.