PALERMO – Ai cantieri culturali della Zisa di Palermo sono state scoperte tracce di legionella nelle condutture. La presenza del batterio è stata riscontrata in due dei tredici bagni dove ha sede l’Accademia di Belle Arti.
L’assessore comunale all’Igiene pubblica, Fabrizio Ferrandelli, ha voluto rassicurare quanti frequentano il plesso affermando “che tutte le misure necessarie alla tutela della salute pubblica sono state poste in essere”. Ma cosa c’è da sapere sul batterio che, non meno di due anni fa, ha messo in allarme Milano.
Nome e storia
La legionella, o malattia del legionario, in gergo tecnico definita anche legionellosi è un’infezione polmonare causata dal batterio legionella pneumophila. Queste sono le notizie reperite da varie fonti, tenendo presente che il presente articolo non sostituisce affatto le competenze dirette di un medico o di un operatore della sanità. Figure da consultare sempre in caso di dubbi e domande.
Il genere legionella, ricorda il sito Epicentro dell’Iss, è stato così denominato nel 1976, dopo che un’epidemia si era diffusa tra i partecipanti al raduno della Legione Americana al Bellevue Stratford Hotel di Philadelphia. La fonte di contaminazione batterica in quel caso fu identificata nel sistema di aria condizionata dell’albergo.
Fonti di infezione
Le legionelle sono presenti negli ambienti acquatici naturali e artificiali: acque sorgive, comprese quelle termali, fiumi, laghi, fanghi. Da questi ambienti raggiungono quelli artificiali, come condotte cittadine e impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane e piscine, che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo.
La legionellosi viene normalmente acquisita per via respiratoria mediante inalazione, aspirazione o microaspirazione di aerosol contenente legionella.
Soggetti a rischio
Fattori predisponenti possono essere l’età avanzata, il fumo di sigaretta, la presenza di malattie croniche, l’immunodeficienza. Il rischio di acquisizione della malattia è principalmente correlato alla suscettibilità individuale del soggetto esposto e al grado d’intensità dell’esposizione, rappresentato dalla quantità di legionella presente e dal tempo di esposizione.
Il tasso di mortalità può variare dal 40-80% nei pazienti immunodepressi non trattati, al 5-30% in caso di un appropriato trattamento della patologia.
Sintomi
Dopo un periodo di incubazione variabile da 2 a 10 giorni (in media 5-6 giorni), si manifesta come una polmonite infettiva, con o senza manifestazioni extrapolmonari. Nei casi gravi può insorgere bruscamente con febbre, dolore toracico, dispnea, cianosi, tosse produttiva.
Tra le complicanze della legionellosi vi possono essere: ascesso polmonare, empiema, insufficienza respiratoria, shock, coagulazione intravasale disseminata, porpora trombocitopenica e insufficienza renale. Si cura con una terapia antibiotica.
Prevenzione
La prevenzione si basa essenzialmente sulla corretta progettazione e realizzazione degli impianti che comportano un riscaldamento dell’acqua e/o la sua nebulizzazione, e sull’adozione di misure preventive (manutenzione e disinfezione).
Sono considerati tali gli impianti idro-sanitari, gli impianti di condizionamento con umidificazione dell’aria ad acqua, gli impianti di raffreddamento a torri evaporative o a condensatori evaporativi, gli impianti che distribuiscono ed erogano acque termali, le piscine e le vasche idromassaggio.