Agrigento, violenza e ricatto a sfondo religioso: le accuse e la richiesta - Live Sicilia

Agrigento, violenza e ricatto a sfondo religioso: le accuse e la richiesta

Il processo in corso

AGRIGENTO- L’avrebbe prima costretta a subire rapporti sessuali completi per poi ricattarla, qualora lo avesse lasciato, minacciando di rivelare tutto ai parenti e ai fedeli della congregazione religiosa di cui faceva parte.

La procura di Agrigento ha avanzato la richiesta di condanna ad otto anni di reclusione nei confronti di un sessantasettenne accusato di violenza sessuale. Il pm Giada Rizzo, al termine della requisitoria, ha anche contestato all’imputato le aggravanti dell’aver agito contro una persona a cui era legata sentimentalmente e dell’aver approfittato della minorata difesa.

La delicata vicenda risale al 2019 e sarebbe avvenuta in un paese della provincia di Agrigento. L’uomo, secondo l’impianto accusatorio, avrebbe costretto l’ex fidanzata a subire rapporti sessuali completi anche con l’uso di violenza.

La donna, che avrebbe manifestato la volontà di interrompere la relazione, sarebbe poi stata ricattata. L’imputato, secondo l’impianto accusatorio, l’avrebbe infatti minacciata di rivelare la loro relazione non soltanto ai parenti ma anche agli anziani della congregazione religiosa, di cui entrambi facevano parte, apertamente contrari ai rapporti sessuali prematrimoniali.

Il processo è in corso davanti i giudici della seconda sezione penale del tribunale di Agrigento presieduta da Wilma Angela Mazzara.

Si torna in aula il 20 novembre per l’arringa dell’avvocato Salvatore Manganello, difensore dell’imputato. La persona offesa si è costituita parte civile rappresentata dall’avvocato Gerlando Vella.

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