PALERMO – “Un contratto per l’intera stagione, da metà febbraio a fine giugno, per i tersicorei del teatro Massimo. Lo hanno firmato per il momento 12 ballerini, altri otto presto lo firmeranno. Finalmente il corpo di ballo del teatro Massimo, quasi estinto nell’era Cognata-Cannito, riacquisisce dignità. I ballerini storici aventi diritto della fondazione, dopo 10 anni di contratti a singhiozzo, sottoscrivono di nuovo scritture per l’intera stagione”. Così Maurizio Rosso, segretario della Slc-Cgil Palermo, commenta l’obiettivo grazie all’inversione di tendenza, “resa possibile – aggiunge – dal commissario Fabio Carapezza Guttuso, che ringraziamo per la sensibilità dimostrata”.
Rosso ricorda la lunga stagione di rivendicazioni, iniziate nel 2011 con lo sciopero a oltranza dei ballerini, per lo Schiaccianoci. “E’ una vittoria della Cgil – aggiunge – che ha condotto una dura battaglia per i livelli occupazionali della Fondazione teatro Massimo, ridotti ai minimi storici durante la gestione Cognata. Assieme ai contratti dei professori d’orchestra e dei coristi finalmente anche i tersicorei hanno cittadinanza e dignità professionale all’interno del teatro. La rinascita di questo corpo di ballo diventa il simbolo di un’istituzione culturale che deve tornare ad essere il fulcro del Mediterraneo”.
“L’era Cannito si è conclusa con un dato agghiacciante – conclude – solo sei ballerini sono sopravvissuti all’annientamento. Solo la determinazione della lotta di tutti i ballerini ha potuto impedire l’azzeramento di questo comparto”.