PALERMO – “Leggo le dichiarazioni di Giuseppe Lombardo, di Sud chiama Nord, e, a questo punto, visto che non ho mai parlato e che ho sempre lavorato in silenzio facendo parlare i fatti, mi pare opportuno chiarire che nessuno è scappato dall’Ast. Per oltre 18 mesi ho lavorato, a titolo gratuito, per il risanamento economico dell’azienda. L’ho fatto per portare a termine il mio incarico e per l’impegno assunto per le settecento famiglie dei lavoratori, alle quali si aggiunga anche l’indotto e, soprattutto, per evitare una possibile liquidazione. A questo punto devo sottolineare che la gestione del 2023 del Cda da me presieduto e del direttore Generale Mario Parlavecchio ha consentito che il Consiglio d’amministrazione adottasse un bilancio 2023 con un utile di più di cinque milioni di euro”. Lo dice l’ex presidente dell’Ast, Giovanni Giammarva, in una riflessione inviata a LiveSicilia, rispondendo alle critiche lanciate dal deputato di Sud chiama Nord Giuseppe Lombardo.
Giammarva: “In Ast c’era uno scempio”
“Da presidente di Ast, mi sono anche sostituito in parte al ruolo di direttore amministrativo coordinando gli uffici lasciati soli e totalmente abbandonati – aggiunge Giammarva -. E tutto questo dopo avere trovato uno scempio in azienda soprattutto dal punto di vista amministrativo. Sono costretto ad evidenziare che i bilanci 2021-2022, che al momento del mio insediamento non si potevano chiudere per le carenze e l’abbandono da parte delle precedenti gestioni, hanno registrato, una volta approvati dal mio CdA una perdita complessiva di circa 14 milioni di euro per perdite annidate negli anni precedenti”.
Giammarva: “Con me utile di bilancio”
Giammarva poi prosegue: “Avendo raggiunto il mio obiettivo, di tentare un risanamento economico dell’azienda, che ripeto durante la mia gestione ha conseguito un utile di bilancio 2023 superiore a cinque milioni di euro, dopo avere esitato il piano industriale e avere atteso la pubblicazione della legge per la ricapitalizzazione dell’azienda, mi è sembrato opportuno, una volta raggiunto l’obiettivo, lasciare l’incarico che mi era stato affidato per dedicare più tempo alla mia professione”. Giammarva, inoltre, ricorda che “al 30 giugno l’utile provvisorio fatto registrare da Ast è stato di oltre tre milioni di euro. Da qui la decisione di lasciare – conclude -. Ribadisco, nessuno è scappato”.