PALERMO – Cefalù, perla siciliana del turismo e degli investimenti immobiliari di due dei 47 arrestati nel blitz della Procura europea.
Ad alcune società riconducibili a Rodolphe Ballaera, nato in Belgi, ma con origini siciliane, e al milanese Paolo Falavigna sono stati sequestrati immobili in Sicilia per 10 milioni di euro.
Tra i beni ci sono dieci ville nel residence Baia degli UIivi a Mazzaforno, di proprietà della Sunsea srl, alcune delle quali sono state messe a disposizione di alcuni ospiti speciali. Il palermitano Toni Lo Manto, considerato un altro uomo chiave della maxi evasione dell’Iva, prenotò un soggiorno per Francolino Spadaro, mafioso del rione Kalsa. Una vacanza dopo la scarcerazione: è stato detenuto per quasi 26 anni.
Cortesia per l’ospite mafioso
Al momento di saldare il conto, così disse Spadaro a Lo Manto, gli sarebbe stato impedito di pagare: “... ma che hai combinato? Che cosa gli hai detto a quello? Va bene poi appena ci vediamo… sono andato per pagare… volevo pagare”.
Sotto sequestro anche il complesso residenziale di Tenuta Spinola, a Cefalù, di proprietà della Trident srl (l’attività prosegue regolarmente). Alla società Nemesys Pte Ltd con sede a Singapore appartengono una serie di immobili in contrada Cicirata, tra cui una villa di undici vani con piscina che nel 2015 è stata comprata da Sunsea srl per un milione e 670 mila euro.
Orologi di lusso
Più o meno alla stessa cifra ammonta l’investimento per l’acquisto di orologi. Una collezione che include pezzi di lusso: Rolex Sea Dwelle, Yatch Master, Day Date e Daytona, Bulgari Octo, Patek Philippe Acquanaut Luce e Nautilis diamanti, Hublot Spirit of Big Bang.
La frode carosello sarebbe stata resa possibile da fatture false per un ammontare complessivo di 1,3 miliardi di euro. Il valore dei beni sequestrati dal giudice per le indagini preliminari di Milano supera i 520 milioni di euro.