Terza sconfitta consecutiva per l’Ortigia, che cade anche in Euro Cup sul campo del Vouliagmeni (11-6), al termine di una prestazione negativa, soprattutto nella seconda metà di gara. Decisivo, infatti, il terzo tempo, con il parziale di 4-0 costruito dai greci in meno di 4 minuti e con la squadra di Piccardo che è praticamente uscita dal match.
Continua, dunque, il momento di crisi per i siracusani, che però hanno ancora tempo e margine anche per quel che riguarda la qualificazione agli ottavi. I biancoverdi erano partiti bene, rispondendo al vantaggio dei padroni di casa e portandosi addirittura avanti prima di subire il ritorno dei greci.
Il Vouliagmeni chiude la pratica con il risultato finale di 11-6, che vale anche il miglior punteggio nello scontro diretto, molto utile in caso di arrivo alla pari. Al momento, però, i greci sono ancora dietro, staccati di tre punti: l’Ortigia resta momentaneamente seconda con 6 lunghezze.
Piccardo: “Caduti nel terzo tempo”
Nel dopo partita, parla coach Stefano Piccardo: “La prestazione nella seconda parte di gara è stata pessima, abbiamo perso le distanze, ci siamo aperti sia nel gioco difensivo che in quello offensivo, ci siamo esposti ai contropiedi, alle troppe palle dentro. Nel terzo tempo siamo caduti clamorosamente, dopo aver giocato bene nei primi due”.
“Dopo i gol subiti ad inizio parziale, ci siamo disuniti, perché forziamo troppo in attacco e non ci accorgiamo che ci sono dei momenti nei quali invece non bisogna forzare, ma provare a giocare la palla tutti e 30 i secondi, lavorando per il centro – aggiunge Piccardo -. Oggi abbiamo tirato male tantissime volte, in questo momento tiriamo spesso quando non dobbiamo farlo, quando ci sono doppie o triple coperture. Alla fine poi sui contropiedi rimaniamo troppo lunghi e o ci mettono la palla dentro o ci troviamo 3 contro 2″.
Il tecnico biancoverde affronta le ragioni della crisi e spiega il modo in cui si può uscire da questo momento non semplice: “Da allenatore, sinceramente, dico che ci sono periodi, durante una stagione, in cui capita di perdere delle partite e di vedere la squadra che smarrisce fiducia. In questi casi, bisogna solo riacquistare fiducia nelle piccole cose, abbiamo assolutamente bisogno di fare un risultato e di riprenderci, perché adesso, appena andiamo sotto, abbiamo questa frenesia di voler andare a concludere”.
“Ciò significa che siamo impauriti e che non accettiamo il fatto che possiamo andare in svantaggio, che le partite si debbano giocare punto a punto fino all’ultimo secondo e che l’azione bisogna giocarla tutta senza affrettare. Per questo poi acceleriamo e commettiamo errori micidiali. Ripeto, nei primi due tempi abbiamo giocato bene, poi all’inizio del terzo tempo ci siamo sciolti mentalmente. Al momento siamo deboli nella testa“, ha concluso l’allenatore.