ROMA – Sulla base delle informazioni che iniziano ad arrivare dai territori, le percentuali di adesione allo sciopero in corso oggi di medici, dirigenti sanitari, infermieri e professionisti sanitari “sono molto alte, fino a punte dell’85% compresi gli esoneri previsti per legge”.
E’ quanto dichiarano Pierino Di Silverio, segretario Anaao Assomed, Guido Quici, presidente Cimo-Fesmed, e Antonio De Palma, presidente del sindacato degli infermieri Nursing Up. “Un segnale importante – scrivono in una nota – che dovrebbe far riflettere sulle condizioni di lavoro inaccettabili negli ospedali e sulla condivisione delle ragioni della protesta “.
Lo sciopero nazionale di medici ed infermieri per protestare contro la legge di Bilancio 2025, considerata “deludente”, è in corso dalla mezzanotte. La protesta è accompagnata da una manifestazione a Roma ed è stata proclamata dal sindacato dei medici ospedalieri Anaao-Assomed, dal sindacato medico Cimo Fesmed e dal sindacato degli infermieri Nursing Up.
Sono 1,2 milioni le prestazioni sanitarie che potrebbero saltare per lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari, infermieri e altre professioni sanitarie. A rischio, affermano le sigle sindacali, sono tutti i servizi di assistenza, esami radiografici (50mila), 15mila interventi chirurgici programmati e 100mila visite specialistiche. Garantite, invece, le prestazioni d’urgenza.