PALERMO – “L’usura non crea soltanto un danno economico e di immagine ma anche psicologico: la politica deve essere sempre vicina alle vittime dei cravattari…”. Lo ha detto Salvino Caputo, deputato regionale del Pdl, aprendo la conferenza stampa di presentazione del ddl finalizzato all’intensificazione e alla razionalizzazione della lotta alla criminalità organizzata in Sicilia.
Al tavolo della conferenza stampa anche il collega di gruppo Pdl Vincenzo Fontana il quale, con Falcone, Assenza, Germanà e Pogliese, figura fra i firmatari. Oltre all’istituzionre di una giornata regionale della memoria per le vittime di mafia, il progretto di legge prevede innanzitutto un attacco frontale al racket delle estorsioni a tutti i livelli a partire dai contratti e dagli appalti pubblici fino al privato. In cima alle intenzioni del ddl, poi, il finanziamento per il recupero dei beni sociali confiscati che comporterebbe anche un grosso risparmo per le casse degli enti locali a cominciare dalla Regione stessa la quale paga, invece, affitti più cher congrui quando potrebbe utilizzare edifici rientranti in questa categoria. E, ancora, assistenza alle vittime dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata.
Fra gli atti concreti previsti, anche l’istituto della costituzione di parte civile da parte della Regione come già è accaduto per alcuni Municipi. Caputo e Fontana hanno esposto il disegno di legge insieme con le loro ospiti attiviste dell’associazione Legalità è Libertà, fra le quali Katia Raciti consigliera di Confcommercio con delega all’azione antiracket, Valeria Grasso, per anni fuori Palermo e in località protetta per aver denunciato le richieste di pizzo alla sua palestra di San Lorenzo, e Provvidenza Cuccia, la vicesindaco di Villafrati impegnata a scardinare, specialmente fra i giovani, il postulato “mafia uguale possibilità di posti di lavoro”.
Con l’ultimo articolo utile del ddl si prevedono gli impegni finanziari da parte della Regione e si individuano e si istituiscono i capitoli di spesa mentre si decide la ripartizione dei finanziamenti fra gli enti destinatari che, dalla stessa legge, saranno riconosciuti e sostenuti. “Ci sono occasioni, eventi e persone che riescono a divenire catalizzatori di aggregazione virtuosa – hanno concluso Caputo e Fontana, salutando e ringraziando i suoi ospiti collaboratori – Per fortuna, fra questi, vi sono quelli che portano a lottare contro la mafia; la politica deve farsi promotrice e sostenitrice di queste sane inziative. Ora portiamo il ddl nel suo iter per l’approvazione”.