PALERMO – “Contro la crisi e l’inesistente Modello Sicilia”. Questo il leitmotiv che ha accompagnato la protesta de I Forconi, che questa mattina hanno assediato Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana. Non ci sono più i grandi numeri che hanno paralizzato fino a un anno fa la città, né quelli che lo scorso 21 marzo, insieme al comitato Forza d’urto, hanno bloccato il casello di San Gregorio, snodo dell’autostrada Catania-Messina. Un sit-in pacifico, organizzato da circa trenta persone che si sono riunite, “armate” di forche e striscioni, davanti all’Ars.
“Stanchi, ma non rassegnati”, aveva detto ieri in una nota Mariano Ferro, leader del movimento, anticipando la sua volontà di lanciare una diffida al mondo politico e chiedere “la soluzione di vertenze urgenti per il popolo in difficoltà”. “Stiamo aspettando ancora una risposta per l’ultima protesta al casello di San Gregorio – ha detto Franco Grupi, segretario del Popolo de I Forconi -. Ci hanno assicurato che si stavano impegnando per bloccare la Serit nel pignoramento di milioni di persone”.
“Capiamo che la situazione è complicata per tutti – continua Grupi – Ma se non si fermano le minacce della Serit e delle banche ci sarà sempre più gente che si suicida. Siamo qui per prendere delle decisioni, vediamo che risposte avremo e dopo di che ci comporteremo di conseguenza”. Chiaro il messaggio lanciato da Mariano Ferro, portavoce del movimento. “La cosa che non è sopportabile è che il mondo sindacale divide le vertenze, pur sapendo che dipendono tutte da un’economia che è al collasso. Noi vogliamo dire alla Regione di mettere al primo piano l’economia in crisi”. Ferro parla poi di diffida al mondo politico, “perché l’atteggiamento a Roma di un governo che non nasce e quello dell’elezione difficile del capo dello Stato, fa sì che la gente non possa più aspettare”.
”Siamo qui affinché si prevenga tutto ciò – spiega Ferro – Se così non dovesse essere, vorrei rivolgermi ai questori e ai prefetti affinché non arrestino chi protesta ma vadano a Palazzo per trovare delle soluzioni”. Gli fa eco Giuseppe Scarlata, vicepresidente del movimento, che striglia il governo siciliano. “Questo governo sta facendo solo proclami di facciata, ma di concreto non c’è nulla in ballo. La priorità doveva essere il rilancio economico”. Il vicepresidente de I Forconi parla anche del tanto proclamato Modello Sicilia e si chiede quali benefici abbia arrecato ai cittadini. “E’ un modello di marketing. A oggi, dopo sei mesi dal loro insediamento, non abbiamo visto nessun risultato. Grillo ha cavalcato la protesta, come ha fatto Crocetta. In realtà hanno solo allungato l’agonia di molte famiglie”.