PALERMO – Il tribunale di Palermo ha affidato in gestione alla società di Giorgio Cristiano, nipote dell’ex boss Giovanni Brusca, un hotel che si trova nel centro di Palermo, in piazza Politeama, e che è stato confiscato alla mafia nel 2021.
La notizia, rilanciata da Fanpage.it, al centro della docu-inchiesta di Roberto Disma e Sara Cozzi, è stata confermata dall’Agenzia per i Beni confiscati che ha precisato che la società di Cristiano, la Cribea srl, non è oggetto di misure di prevenzione patrimoniali. Per questo gli è stato dato in gestione l’hotel Garibaldi, che si trova a pochi passi da una delle piazze principali della città.
L’hotel sarebbe stato confiscato nel 2020 e l’anno dopo sarebbe stato dato in gestione dal tribunale alla società di Cristiano. Giovanni Brusca, capomafia di San Giuseppe Jato, poi pentito, l’uomo che ha premuto il telecomando nella strage di Capaci e che ha fatto sequestrare e uccidere il piccolo Giuseppe Di Matteo, ha finito di scontare la pena qualche mese fa.
Barbagallo (Pd): “Urgente effettuare approfondimenti”
“È urgente effettuare opportuni approfondimenti sulla notizia diffusa da Fanpage.it che ci lascia sgomenti, soprattutto perché corredata da diverse fonti ufficiali che l’hanno confermata”, a dichiararl è il segretario regionale del Pd in Sicilia Anthony Barbagallo, che è anche segretario della Commissione nazionale antimafia.
“In Sicilia questo tipo di segnali sono destabilizzanti e rischiano di vanificare decenni di successi nel contrasto a cosa nostra, per il quale in tanti hanno anche sacrificato la propria vita”.
“Sebbene l’assegnazione del bene in carico all’Agenzia nazionale per i beni confiscati – aggiunge – sia stata disposta dal Tribunale di Palermo, ritengo che sia necessario approfondire ulteriormente la questione che riguarda, seppur indirettamente, anche Giovanni Brusca, che ha fatto parte dei massimi livelli di cosa nostra, autore di efferati omicidi e stragi, che solo dopo l’arresto ha scelto di collaborare e ha finito di scontare la pena. Ma sul punto non ci possono essere ombre di alcun genere. Mi attiverò – conclude – affinché la Commissione antimafia intervenga tempestivamente”.

