Manovra ter, al via la seduta DIRETTA VIDEO

Manovra ter, approvato il primo articolo dopo la ‘maratona’ in Aula

Maggioranza compatta

PALERMO – Una maggioranza compatta, come l’opposizione. Toni accesi, una vera e propria ‘maratona’ in Aula, ma in poche ore, grazie al contingentamento dei tempi, viene recuperato il ritardo accumulato con il rinvio della seduta.

L’esame del primo articolo, che riguarda gli stanziamenti per la protezione civile, dura quasi tutto il pomeriggio. A presiedere è stato inizialmente il vice presidente vicario Nuccio Di Paola, poi è subentrato il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. Renato Schifani è stato in aula.

L’esame dell’articolo 1: fondi alla protezione civile

Conclusa la discussione generale, è iniziato l’esame degli articoli. Il primo è quello sui fondi da destinare alla Protezione civile, che contiene anche 750 mila euro per chi ha subito danni a causa degli eventi calamitosi. I contributi riguardano sia le abitazioni private che gli immobili destinati ad attività produttive, commerciali e agricole. L’opposizione contesta l’ammontare dei sostegni per chi ha perso la propria abitazione.

“Qualcuno – precisa l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino – ha richiamato la necessità di stabilire come sono stati determinati i fabisogni, si fa riferimento a una cabina di regia istituita nell’aprile del 2024. I fabisogni sono aggiornati a pochissimi giorni fa e non sono inadeguati. In relazione ai 750 mila euro, desidero ricordare che il governo ha già adottato alcune misure ed è stata condivisa l’idea di intervenire con un importo in questa fase da destinare anche gli incendi recenti”.

Numerosi gli emendamenti ritirati o dichiarati inammissibili. Dagnino ha ribadito che “gli im porti si basano sulle richieste formulate dal capo della Protezione civile”. Per questo, il governo non concorda con le richieste di aumento dei fondi.

“Qualsiasi proposta del parlamento – ha ribadito più volte l’opposizione – non viene accettata”.

L’articolo 1 va al voto e viene approvato. Subito dopo, scatta il rinvio della seduta a domani.

LA NOSTRA DIRETTA

Tempi contingentati

L’Ars ha approvato il contingentamento dei tempi per la discussione della manovra ter col voto contrario di Pd, M5s e del deputato Ismaele La vardera, messo ai voti su richiesta delle opposizioni. L’aula dunque ha ratificato quanto era stato stabilito a maggioranza dalla conferenza dei capigruppo, come anticipato da LiveSicilia.

Al governo sono stati riservati 30 minuti. Ai gruppi parlamentari 4 ore, ripartite per metà in modo uguale e per l’altra metà in base alla consistenza numerica: Fi 37 minuti, FdI 34 minuti, M5s 32 minuti, Pd 32 minuti, Dc 25 minuti, Lega 22 minuti, Popolari e autonomisti 20 minuti, ScN 18 minuti e gruppo Misto 18 minuti.

Schifani: “Riproporremo in Aula i fondi per l’assistenza dei disabili”

“Desidero esprimere il mio sincero ringraziamento – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifaniad Anci Sicilia per l’attenzione e la collaborazione dimostrata nel riconoscere lo sforzo che il governo regionale sta portando avanti a sostegno degli enti locali. Il nostro impegno rimane fermo e concreto soprattutto per interventi nei settori che rendono più complessa l’azione amministrativa sul territorio”.

“Sul piano economico – aggiunge – ricordo che già nel disegno di legge approvato dalla Giunta erano stati previsti 20 milioni di euro per coprire gli extracosti legati alla gestione dei rifiuti, risorse che in commissione Bilancio sono state raddoppiate a 40 milioni. In quella sede, il governo aveva inoltre espresso l’intenzione di stanziare 10 milioni di euro per i servizi Asacom. Tuttavia, l’ostruzionismo delle opposizioni ha bloccato l’esame degli emendamenti aggiuntivi. Confermo l’impegno a riproporre in Aula la misura per finanziare l’assistenza ai disabili e a lavorare perché venga approvata”.

Cracolici (Pd): “La crisi politica della maggioranza”

“Io sono stato tra quelli che ha ritenuto che questa variazione di bilancio potesse essere fatta a settembre – dice Antonello Cracolici, del Pd -. Credo che andava fatta una riflessione più approfondita su alcuni temi di questa variazione di bilancio. Questo governo vuole nascondere la sua crisi politica. Il problema non è un articolo un altro, lei sembra ogni volta uscito dall’uovo di Pasqua, c’è sempre un responsabile a cui dare la colpa. A Lei è chiesto di risolvere i problemi. Ritengo ridicolo che possa uscire una norma con 750 mila euro per gli ingenti danni causati in Sicilia dagli eventi calamitosi, per questo voterò di no”.

Adorno (M5s): “Non siete la risposta ai problemi dei siciliani”

“Non avete detto una sola parola sui giovani siciliani – attacca Lidia Adorno del M5s – costretti ad emigrare. Avete destinato soldi per pagare gli straordinari ai medici, avreste duvuto dare posti a tempo indeterminato ai medici, al personale siciliano. Ho chiesto la proroga degli Oss, quelli che sono necessari per la nostra sanità. Avete la possibilità di prorogarlo a costo zero, nel policlinico di Messina state esternalizzando questo. Voi non siete la risposta giusta ai problemi dei siciliani”.

La Vardera: “Questo parlamento chiede rispetto”

Ismaele La Vardera, leader di Controcorrente, ribadisce che quando una manovra contiene articoli importanti, è corretto sostenerli. Poi le note dolenti, dalla sanità alla siccità, con frecciate al governo per l’essere arrivati “a una fase di non ritorno”. “Non avete fatto una sola riforma caro presidente, siete in grado di fare solo ispezioni, come quando non si trovava il cornetto nell’aeroporto di Punta Raisi”.

E ancora, aggiunge La Vardera: “Bisogna riconoscere uno sforzo minimo, ma come si fa a chiedere a queste opposizioni di collaborare se nella discussione generale il capo del governo arriva alla fine. Questo parlamento chiede rispetto, le chiede di essere puntuale e presente, non solo quando si parla di soldi. Ha chiesto più volte per discutere dei temi fondamentali della sanità. Pur raccontando le cose positive, che ci sono, concludo chiedendole di calarsi nella realtà e di comprendere che i siciliani hanno bisogno di un governo credibile e non che litiga”.

Cateno De Luca: “È una variazione diversa”

Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord, spiega che “questa è una variazione bilancio diversa, mi ricordo delle variazioni di bilancio che venivano fatte togliendo soldi ad alcuni capitoli per metterli in altri. Sfido tutti i sapientoni, come è possibile che all’improvviso sono spuntati 350 milioni di euro? La risposta è evidente, solo gli stolti possono negarlo, l’andamento dei conti ha consentito a questo governo di prendere 350 milioni di euro e fare una variazione”.

“A tutti i deputati, soprattutto di opposizione, che non hanno mai amministrato neanche un condominio, dico che dovrebbero vivere l’esperienza da ‘amministratore’ almeno per un giorno – dice De Luca – . Forse in questo modo farebbero meno post sui social, perché ormai in tanti agiscono con la ‘sindrome del like’ che è cosa ben lontana dal ruolo di chi ha la responsabilità di amministrare e di prendere decisioni”.

“Poteva anche lasciarli nel cassetto – aggiunge De Luca – e magari poi se li giocava facendo legittime operazioni. La manovra complessiva arriva a 420 milioni, è una variazione di bilancio performante. I numeri, quelli sono. Devo anche ringraziare il capogruppo del Pd, il collega Michele Catanzaro, il quale, con grande onestà, piuttosto che indossare i panni del Savonarola 4.0, ha ammesso che il Pd ha sostenuto azioni per il territorio”.

“Noi di Sud chiama Nord siamo per fare le cose. Siamo pagati e pure bene conclude De Luca – per fare le cose”.

M5s e Pd, le critiche al governo

Roberta Schillaci del M5s attacca il governo sugli Asacom, sottolineando che “a settembre i diversamente abili rischiano di non potere andare a scuola. Contesto la mancata attenzione ai disabili e spero che quest’aula non venga umiliata da norme preconfezionate fuori”.

Dario Safina, del Pd, parla di una manovra “con le norme inserite a bussolotto, non c’è un criterio. Quest’aula aveva già bocciato la misura per acquistare l’immobile di via Filippo Cordova. La cosa ha un sapore un po’ strano, la riproponete con un milione in più per effettuare l’acquisto. Perché tutta questa voglia di acquistare questo immobile? Ci sono stanze dell’assessorato al Lavoro in cui ci sono due persone e prima ce n’erano 10. E noi pensiamo ancora ad acquistare immobili”.

Safina interviene anche sulle infrastrutture, sottolineando le differenze tra Sicilia orientale e occidentale ed elencando le opere definanziate. Il deputato attacca: “Finirà il tempo degli spot, per voi governare è solo esercizio di potere, per accrescere potere”

Saverino (Pd): “Si tratta di una manovra spot”

“Parliamo di una manovra spot – attacca Ersilia Saverino del Pd – che non ha un disegno organico sulle politiche giovanili, sulla lotta alla povertà, una manovra incapace di affrontare le emergenze. Mettiamo molti fondi per abbattere i costi delle locazioni, ma dopo le inefficienze pregresse, sono fondi che si sarebbero potuti dedicare alla sanità e invece li dobbiamo utilizzare per colmare problemi pregressi”.

“Stesso discorso – aggiunge – per i 20 milioni degli extra costi dei Comuni, un intervento che non risolve i problemi strutturali. Dovremmo andare a cercare riforme strutturali, potenziamento del personale e invece ci troviamo davanti a un incremento di spesa, che ripropone quel modello fallimentare che abbiamo avuto fino ad adesso”. E ancora: “Non ci sono fondi per l’inclusione sociale, l’innovazione e la cooperazione internazionale. In questa manovra – conclude Saverino – manca una vera visione di quello che serve alla nostra terra”.

Geraci (Lega): “Noi vogliamo stare con i siciliani”

“La minoranza vuole continuare a fare ostruzionismo – dice il capogruppo della Lega, Salvatore Geraci, intervenendo in aula – di fronte a questo atteggiamento o rimaniamo ostaggio delle opposizioni o andiamo avanti con le norme per lo sviluppo e per dare risposte ai siciliani. Noi vogliamo stare con i siciliani. La maggioranza ha un capo solo, è la Sicilia”. Così il capogruppo della Lega, Salvatore Geraci, intervenendo in aula.

Figuccia (Lega): “Atteggiamento puerile e ridicolo dell’opposizione”

“La bagarre e l’ostruzionismo dell’opposizione a Sala d’Ercole non fanno che nuocere ai siciliani: un atteggiamento puerile e ridicolo – commenta Vincenzo Figuccia, deputato questore della Lega all’Ars -. Ancora una volta lancio un appello alla minoranza, affinché si arrivi ad approvare la manovra ter”.

Figuccia ricorda quali sono le misure in discussione: “L’abbattimento delle liste d’attesa, gli interventi contro la povertà, le misure per contrastare la siccità, i fondi per la manutenzione delle strade provinciali e il sostegno ai Comuni per lo smaltimento dei rifiuti all’estero sono solo alcune delle misure essenziali e necessarie, che abbiamo il dovere di difendere per il bene della nostra regione”.

Pellegrino (FI): “La decisione va rispettata”

Il capogruppo di Forza Italia all’Ars risponde all’opposizione, sottolineando che “la capigruppo ha deciso secondo i criteri del regolamento, in modo legittimo. Se si vuole sconfessare in aula si può farlo: ognuno fa la propria parte. C’è una maggioranza che adotta le norme del regolamento interno e quindi la decisione va rispettata”.

Ars, Cracolici attacca: “In corso compravendita di voti”

“Non siamo in presenza di mance ma di una compravendita del voto: si parla di 35 milioni che il governo mette a disposizione della maggioranza per votare le variazioni di bilancio, che non sono variazioni ma una vera e propria legge finanziaria”.

Il deputato regionale del Pd, Antonello Cracolici, presidente della commissione Antimafia, attacca il governo sulla scelta di destinare ai Comuni i fondi per gli investimenti, attraverso gli emendamenti dei deputati regionali di maggioranza.

“Ricorreremo a ogni mezzo legittimo – ha aggiunto Cracolici – affinché il Parlamento non ceda al capriccio del governo, che ha voluto il contingentamento dei tempi per la discussione generale ma che non può averlo quando si passerà agli articoli del testo”. Cracolici ha chiesto alla presidenza dell’Ars di riferire in aula sulle impugnative di norme perché in alcuni casi sarebbero attinenti con alcuni articoli del testo all’esame dell’Ars.

Giambona (Pd): “Manovra da rinviare a settembre”

“Quella proposta dal governo regionale non è una manovra economico-finanziaria, ma una mera operazione propagandistica, priva di visione, di coerenza strategica e totalmente scollegata dai bisogni reali della Sicilia. È un documento che non risponde ad alcuna priorità economica o sociale e che va respinto in toto. Per questo che ho chiesto che tutto venga rinviato a settembre, mentre Schifani andrebbe rimandato a casa”. Così Mario Giambona, vice capogruppo del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana, intervenendo oggi in Aula a Palazzo dei Normanni.

Il deputato dem, intevenuto oggi in Aula a Palazzo dei Normanni, poi attacca l’operato del governo regionale parlando di “testo irricevibile dove si distribuiscono risorse senza alcuna logica di programmazione, con cifre risibili proiettate al 2026 e 2027 (62 e 64 milioni di euro), mentre per il 2025 si prevede una spesa di 350 milioni che il governo sa benissimo di non essere in grado di utilizzare. Questo non è un bilancio ma una gestione clientelare e una distribuzione di mance. L’unico vero collante della maggioranza di centrodestra sembra essere la spartizione delle risorse tra deputati, non certo un progetto comune per la Sicilia”.
Giambona ha poi denunciato la totale assenza di un orizzonte strategico nella manovra.

De Luca (M5s): “Atteggiamento fascista”. Assenza replica

I toni sono stati accesi all’ars, il capogruppo del M5s all’Ars, Antonio De Luca parla di un “atteggiamento fascista nei confronti del Parlamento. Chiedo che sia messo ai voti dell’aula la proposta di contingentamento stabilita dalla capigruppo a maggioranza dei due terzi”.

De Luca ha anche avanzato la richiesta sulla base del regolamento parlamentare, che prevede il voto in aula qualora anche uno solo dei capigruppo esprima la propria contrarietà alla decisione assunta in capigruppo.

Giorgio Assenza, capogruppo di Fratelli d’Italia, contrattacca: “Non vi riuscirà di dare la spallata al governo. Continuiamo il braccio di ferro se volete in maniera irresponsabile: uno sport che non preferisco ma non mi tiro indietro. Confermo che il mio gruppo voterà per il contingentamento dei tempi”.

De Luca (ScN): “Incomprensibili le barricate contro Schifani”

“Chi vuol fare le barricate contro il presidente Schifani poteva farle già due anni fa – esordisce Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord – ma ora è incomprensibile. Perché c’è chi vuole stare nella casa di Gesù, dove quando entra non vuole uscire più e chi invece pensa ai siciliani”.

“Non accetto le liste dei buoni e dei cattivi, io so come sono andate le cose – dice De Luca – finora in tutti i gruppi parlamentari. Il mio gruppo è favorevole ad andare avanti”.

Miccichè: “Bisogna andare avanti”

Gianfranco Miccichè di Grande Sicilia esordisce mostrandosi disponibile a condividere, se necessario, il tempo a disposizione con Ismaele La Vardera. Subito dopo, interviene: “Capisco le opposizioni, ma se la maggioranza ha deciso una posizione in capigruppo, bisogna andare avanti. I siciliani non ce la fanno più ad aspettare noi. E’ stato un anno complicato se ci prendiamo una settimana in più non sarebbe male”.


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