Una delegazione di Sel al Muos |Palazzotto: "I lavori sono fermi" - Live Sicilia

Una delegazione di Sel al Muos |Palazzotto: “I lavori sono fermi”

La delegazione di Sel in visita al Muos di Niscemi

Il coordinatore regionale di Sel Erasmo Palazzotto e la deputata nazionale Donatella Durante hanno visitato la base Usa di Niscemi. Con loro Massimo Zucchetti, il docente del Politecnico di Torino incaricato dalla Regione di effettuare uno studio sulle possibili ricadute alla salute del sistema di telecomunicazioni americano. La delegazione conferma che i lavori all'interno della base non sono andati avanti dopo lo stop della Regione alle autorizzazioni.

NISCEMI – La Sicilia come porta aerei della Nato. Gli americani non accennano ad indietreggiare rispetto all’installazione delle antenne Muos definendo l’isola “un avamposto militare da cui gestire le guerre del nuovo millennio tra i paesi del nord Africa, dell’Europa e dell’Asia Occidentale, trovandosi in una posizione strategica per il controllo dei paesi del mediterraneo”. Dichiarazioni riportate da Sinistra Ecologia e Libertà attraverso il deputato e coordinatore regionale in Sicilia, Erasmo Palazzotto e la capogruppo di Sel in commissione Difesa Donatella Durante che stamattina hanno fatto visita a Niscemi, in contrada Ulmo, alla stazione militare americana, nell’area dove dovrebbero sorgere le antenne del Muos.

Con loro anche Massimo Zucchetti, docente del Politecnico di Torino ed incaricato dalla Regione Sicilia di effettuare uno studio sulle possibili ricadute che le parabole americane potrebbero causare alla salute e alla corretta funzionalità delle apparecchiature elettroniche degli abitanti del circondario. La delegazione ha incontrato i funzionari dell’ambasciata e dello stato maggiore della difesa, mentre fuori una trentina di attivisti ed esponenti del comitato “mamme no muos” attendevano l’incontro, poi svoltosi nel presidio permanente poco distante dalla base americana.

“Lo studio dell’istituto Superiore di Sanità, contrariamente a quanto si era detto in un primo momento – ha detto Zucchetti – non sarà pronto entro il 31 maggio. Le relazioni che saranno allestite da un gruppo di sette saggi sono ancora in fase di stesura, quindi saranno consegnate con qualche giorno di ritardo. I documenti – precisa – conterranno alcuni dati che spetterà poi alle classi amministrative e politiche valutare ed analizzare per adottare le decisioni che saranno ritenute opportune nel rispetto della salute dei cittadini. Abbiamo percepito che gli americani sono convinti che l’installazione del Muos sarà completata ma alla nostra domanda sugli effetti di un eventuale guasto alle parabole, non hanno saputo rispondere”, ha aggiunto l’esperto impiantista nucleare precisando che “alla revoca regionale dell’autorizzazione al prosieguo dei lavori ha fatto seguito quella di nove centraline autorizzate dal ministero quali strumenti di monitoraggio”.

“I lavori alla stazione militare sono fermi – conferma Palazzotto -. Nel corso della visita al cantiere abbiamo avuto modo di verificare che non esiste nessuno stato di avanzamento ai lavori, dall’undici aprile scorso. Lo dimostra anche la presenza di pochissimi militari, se non quelli addetti alla sicurezza dell’area. Peraltro  – ha precisato il parlamentare di Sel – non ci sono gli estremi per definire l’area una base militare. Non ci sono aree sotterranee, né specifici reparti militari”. La visita ha fatto seguito alle numerose interrogazioni parlamentari avanzate in aula, quindi “è servita a testimoniare un interesse politico sulla questione”, ha continuato Palazzotto. “Quello che a noi interessa – ha concluso Durante– è la smilitarizzazione dell’Isola che chiederemo anche con una mobilitazione generale perché la Sicilia rappresenti un porto di pace e non un avamposto di guerra. Quindi proporremo la Sicilia come regione in cui ospitare la terza conferenza sulle servitù militari. Agli americani abbiamo consegnato copie delle relazioni scritte sugli studi che gli incaricati regionali hanno prodotto”. E’ probabile che nelle prossime settimane potrebbe tenersi un media day. Ai giornalisti siciliani potrebbe essere data l’opportunità di entrare nella base americana.


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