Palermo, nuova variazione di bilancio in vista ed è scontro sui conti

Palermo, nuova variazione di bilancio in vista ed è scontro sui conti

Nel 2025 mancheranno 22 milioni all’appello

PALERMO – Una nuova variazione di bilancio, da approvare entro novembre, per aggiornare i numeri alla luce di un taglio delle entrate che vale, solo per il 2025, oltre 22 milioni di euro. Si addensano le nubi all’orizzonte del comune di Palermo, chiamato a fare i conti con le previsioni fornite dalla Polizia municipale.

In una nota il Ragioniere generale del comune, Bohuslav Basile, ha provato a quantificare quanto peserà sui bilanci cittadini la modifica delle previsioni di incasso dei vigili urbani. E se in un primo momento si era parlato di 16 milioni per l’anno in corso, adesso la cifra è lievitata a 22 milioni.

E le prospettive sul triennio sono perfino peggiori: se aumentano gli incassi per l’imposta di soggiorno, con un incremento stimato di 2,8 milioni per il 2026 e il 2027, le altre voci hanno invece il segno negativo.

Ben 35,5 milioni in meno dalle multe per infrazioni al codice della strada e altri 10 dalla lotta all’evasione su Imu e Tari a causa delle turbolenze negli uffici dei Tributi, dovute alle progressioni. Il risultato è che potrebbero mancare fino a 46 milioni di euro per anno. Una prospettiva che, secondo la Ragioneria, richiede una variazione di bilancio.

Lo scontro in consiglio

Un tema, quello delle entrate, sempre più scottante e che ha provocato prima lo scontro tra il Direttore generale Eugenio Ceglia e la capoarea dei Tributi Maria Mandalà e poi quello in consiglio comunale tra maggioranza e opposizione. Il risultato è che la seduta sui debiti fuori bilancio è saltata.

“La maggioranza scappa – attaccano Ugo Forello e Giulia Argiroffi di Oso –. Di fronte ai pasticci del sindaco e del suo cerchio magico, l’unica risposta è la fuga dall’aula e il boicottaggio del voto sui debiti fuori bilancio. Un tentativo maldestro di nascondere la polvere sotto il tappeto, mentre le finanze dell’ente peggiorano e si rende necessaria una variazione di bilancio d’emergenza”.

“Non è scappato nessuno visto che sono intervento in Aula – dice Giuseppe Milazzo, presidente della commissione Bilancio – e se dovesse veramente concretizzarsi una riduzione delle entrate si interverrà, posto che alcune entrate, come nel caso delle multe degli ispettori ambientali, non sono ancora state conteggiate. Stiamo parlando di semplici previsioni per gli anni futuri e ancora non abbiamo nemmeno lo schema approvato in giunta, mi sembrano esternazioni fuori luogo”.


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