I medici dimenticano una lama chirurgica nell’addome di un paziente e la famiglia riceve un risarcimento pari ad un milione di dollari. È accaduto nella Carolina del Sud dove un paziente di 58 anni è morto dopo giorni di atroci sofferenze, a seguito di un’operazione segnata da un “lapsus” rivelatosi fatale.
Jeffrey Alan Fulcher, marito e padre di tre figli, era stato sottoposto nel giugno 2022 a un intervento minimamente invasivo presso la Medical University of South Carolina per rimuovere una parte dell’esofago, dopo la diagnosi di carcinoma localizzato. Durante l’operazione, una lama da divaricatore chirurgico è rimasta nell’addome del paziente, secondo quanto riportato da “People” e “Independent” che citano l’emittente locale WCSC.
Lama scordata nell’addome, come si è arrivati al maxi risarcimento
Il medico di Jeffrey Alan Fulcher, secondo l’accusa, non si sarebbe accorto della lama né l’avrebbe rimossa, chiudendo invece la cavità addominale. Le infermiere presenti in sala operatoria avevano contato tutti gli strumenti chirurgici prima e dopo l’intervento e avevano confermato che non mancava nulla. Tuttavia, quella verifica si è poi rivelata errata.
Il giorno dopo l’intervento, il paziente aveva riferito ai medici di avvertire dolore all’addome, ma gli era stato detto che stava “andando bene”, secondo quanto riportato nella denuncia. Il dolore si è però intensificato nei giorni successivi, fino a quando il livello di saturazione dell’ossigeno è diminuito e l’addome si è gonfiato.
Il paziente è morto dopo atroci sofferenze
Dopo aver eseguito delle radiografie, i medici hanno scoperto la lama, ma sono trascorse oltre sei ore prima che Fulcher venisse portato d’urgenza in sala operatoria. A quel punto, secondo i documenti, il paziente si trovava già in shock settico. La lama aveva perforato il colon, costringendo i chirurghi a rimuoverne la parte necrotica.
In seguito è stato necessario un ulteriore intervento, poiché i medici temevano una ischemia intestinale, ossia un’interruzione del flusso sanguigno verso l’intestino. Alla fine i chirurghi hanno rimosso l’intero colon rimasto. Jeffrey Alan Fulcher è morto sei giorni dopo l’intervento iniziale a causa di sepsi, perforazione del colon e peritonite, un’infiammazione del rivestimento della cavità addominale.
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