TORINO – “Tra un paio di anni saremo in grado di effettuare un trapianto di testa”, ha annunciato il dottor Sergio Canavero, neurochirurgo torinese che ha rilasciato un’intervista esclusiva al settimanale Oggi. Canavero parla del progetto “Heaven/Gemini”, pubblicato sulla rivista Surgical Neurology International: si tratta della possibilità di fondere due diversi tratti di midollo spinale, quello di un corpo donato con il moncone del collo del soggetto ricevente.
Il donatore del corpo è “un individuo che ha perso la vita per un trauma cranico puro, senza lesioni sostanziali a carico degli organi, o chi ha subito un ictus fatale”, mentre il ricevente è “una persona affetta gravemente da una malattia neuromuscolare degenerativa o un soggetto tetraplegico”. Il vero punto cruciale dell’impresa, secondo Canavero, è ricostruire la continuità del midollo spinale: speciali materiali chimici (chiamati fusogeni o sigillanti di membrana) sarebbero in grado di ripristinare l’integrità di un nervo tagliato, e le sperimentazioni in laboratorio condotte nel mondo dal 1999 a oggi ne indicano l’efficacia in tal senso.