PALERMO – La verdesca sarebbe tornata in mare aperto. Ne sono ormai quasi sicuri gli uomini della Capitaneria di porto guidati dal comandante Luigi Galioto, impegnati nella giornata di ieri nelle ricerche della verdesca che era stata avvistata di mattina.
Le motovedette che hanno tentato di localizzare il pesce di due metri avvistato dal personale della Snav Sardegna, hanno provato ad attirare lo squalo con tecniche di pesca che non prevedono l’utilizzo di ami: tonno e sangue di tonno sono stati gettati in mare per guidare la verdesca verso il mare aperto, ma “o aveva già mangiato, o è tornata a largo impaurita dal traffico marittimo”, precisa Galioto.
“Qui al porto, oltre alle motovedette, ci sono tantissime persone, dai sommozzatori che effettuano esercitazioni agli ormaggiatori. Se la verdesca si fosse trovata ancora qui, nelle acque interne in cui era stata vista, l’avrebbero notata tutti. E invece – aggiunge il comandante – non ce n’é più stata traccia.
Nel frattempo, decine le telefonate che sono arrivate alla Capitaneria di porto da parte dei cittadini impauriti. Qualcuno ha chiesto consigli in vista di una giornata al mare, qualcun altro, curioso, era in cerca di informazioni sull’insolito episodio, considerato tale anche dagli esperti, come il biologo marino Silvano Riggio.
“La presenza di squali di questa specie era maggiore tanti anni fa, quando le nostre acque erano ricche di pesce. E’ davvero strano sia arrivato così vicino alla costa, ma avrà sicuramente seguito un peschereccio o una potenziale preda”.