MARSALA (TRAPANI) – Per false fatturazioni, il Tribunale di Marsala (presidente Gioacchino Natoli) ha condannato a 2 anni e 3 mesi di carcere l’imprenditore di Castelvetrano (Tp) Giuseppe Grigoli, ex gestore dei supermercati Despar in Sicilia occidentale, attualmente in carcere per una condanna a 12 anni per associazione mafiosa. A due anni, per lo stesso reato, è stato condannato il commerciante palermitano Matteo Profeta, titolare di un’azienda che vende detersivi e altri prodotti per l’igiene della casa, complice di Grigoli nelle false fatturazioni.
Di questo reato l’ex gestore della catena di supermercati si era autoaccusato nel corso del processo che, a Marsala, lo ha visto imputato assieme al boss latitante Matteo Messina Denaro. Fu nell’udienza del 23 luglio 2010 che Grigoli, davanti al Tribunale di Marsala, affermò: ”Sono vittima della mafia e per pagare la mafia facevo anche false fatturazioni. Sulla carta, risultava l’acquisto di merce che in realtà non entrava nei miei magazzini. Nel 1996, sono stato ad un passo dal denunciare, ma poi non lo feci. Mi è mancato il coraggio”. I giudici, però, non gli hanno creduto e lo hanno condannato. La condanna a 12 anni per associazione mafiosa è stata poi confermata anche dalla Corte d’appello di Palermo. Per le false fatture, il pm Carlo Marzella aveva chiesto la condanna di Grigoli a 3 anni e mezzo e di Profeta a due anni e due mesi.
(Fonte ANSA).