PALERMO – Lunghissima giornata agostana all’Ars, iniziata alle ore 11 di giovedì 8 e conclusa alle tre del mattino di venerdì 9, per quella che doveva essere nelle premesse l’ultima seduta d’Aula prima della pausa estiva. A chi pensava che la giornata di ieri potesse essere quella conclusiva a Sala d’Ercole per l’approvazione di due ddl, quello sull’incompatibilità e quello che stanzia fondi alle onlus, alle associazioni (ex tabella H) e ai teatri siciliani e che sposta alcune risorse per rimpinguare le casse delle Province, di fatto si sbagliava. La riscrittura del testo che stanzia i finanziamenti per associazioni e onlus e prevede inoltre anche degli stanziamenti per i teatri siciliani, arriva infine in Aula solo per essere ‘incardinato’ in una nuova discussione che verrà posticipata a lunedì. Emendamenti possono essere presentati fino alle ore 12 di oggi.
Nella norma ci sono anche degli stanziamenti ai teatri e lo spostamento di 5 milioni per rimpinguare le casse sofferenti delle Province siciliane, misura anticipata a Livesicilia dall’assessore Patrizia Valenti. La copertura finanziaria del ddl è di 8.500 euro. Si prevede che i finanziamenti siano erogati sulla base di un bando pubblico. In via prioritaria saranno finanziati gli enti istituiti o disciplinati da leggi regionali.
Gli stanziamenti per i teatri siciliani in particolare sono suddivisi così: 200 mila euro per lo Stabile di Catania, 300 mila per il Massimo Bellini di Catania, 200 mila per il Teatro di Messina, 300 mila per il Biondo di Palermo, 200 mila per l’Inda, 300 mila per la Foss, 300 mila per il Teatro Massimo. Stanziati anche 200 mila euro per il finanziamento dei teatri comunali non titolari di contributi regionali nonchè per il finanziamento di attività di start up.
“La legge sui contributi cambia tutto rispetto alla ex tabella H – ha dichiarato Crocetta -. Mi presento con umiltà al Parlamento. Così come ho dimostrato per il ddl sulla incompatibilità che ho riscritto dieci volte. Qualcosa non piace? Si emendi, è questo il ruolo del Parlamento. Ma non si può rinviare all’infinito”, dice Crocetta in merito al ddl che finanzia le onlus che prima erano inserite nella tabella H. Ma lo stesso presidente aveva già messo in conto la possibilità che la legge potesse passare a settembre dopo l’approvazione delle variazioni di bilancio. “Prima potremmo procedere a delle anticipazioni”.
“Urge dare risposte immediate al mondo della disabilità ed al disagio sociale. Fa bene il governo a dar vita ad una legge che metta ordine nella ex tabella H ma questa stessa noma deve salvaguardare le fasce più deboli iniziando dagli enti che si occupano di ciechi, sordi, medullolesi e dal banco alimentare”. Lo dice il capogruppo di Articolo 4 Luca Sammartino che invita governo e maggioranza a mettere al centro dell’attività di proprio la salvaguardia dei più deboli “Sono queste le priorità delle priorità – conclude Sammartino. Senza risposte a queste categorie c’è il rischio concreto che salti tutto”.
Medesimo destino anche per il ddl sull’incompatibilità, oggi nuovamente difeso da Crocetta (che all’Ars è anche venuto a parlare di sanità, annunciando novità sui punti nascita dopo la tragedia di Nicosia) che dopo la discussione degli emendamenti verrà finalmente votato proprio all’inizio della prossima settimana. Nel pomeriggio critiche dal deputato Assenza (Pdl): “Siamo qui l’8 agosto a discutere una legge spot. Per la quale se io vado a iscrivermi all’Avis non posso fare il deputato. O se sono un disabile e faccio parte di una onlus che si occupa di disabili, non ho diritto a candidarmi? L’articolo 2 bis deve essere cassato, perché è incostituzionale”.
Al termine dei lavori in I commissione Affari istituzionali, il presidente, deputato dei democratici riformisti Marco Forzese, aveva invece dichiarato: “Sono certo che il cosiddetto ddl antiparentopoli verrà votato in maniera positiva in Aula. Ringrazio, in tal senso, i presidenti Crocetta e Ardizzone per il loro continuo sostegno. Aldilà delle appartenenze politiche stasera manderemo un segnale importante alla Regione”.
Dura la posizione di Nello Musumeci in Aula: “Non ritiriamo i sub-emendamenti e il nostro gruppo non voterà un disegno di legge del Governo – ha dichiarato Musumeci – che è nato come Antiparentopoli e che di parenti non ha più alcuna traccia. E’ una norma che offende lo spirito iniziale con cui era nata. Questa ansia di dover approvare a tutti i costi non la comprendo. L’urgenza non è la strada migliore per legiferare”.
Musumeci si scaglia contro l’operato del Parlamento: “Questa assemblea ha perso il suo indirizzo. Le leggi morali che devono seguire i deputati e gli assessori le deve presentare il Parlamento e non il Governo. Questa ddl così com’è non piace ai siciliani e quindi chiedo che venga ritirato”. Frecciata finale al governatore Crocetta: “In giro ci sono troppo professionisti dell’antimafia, facciamo attenzione”.
La giornata parlamentare era stata inoltre caratterizzata da un colpo di scena in prima commissione. Il governo ha inviato oggi una nota alla presidenza dell’Ars specificando che Alfonso Cicero, designato presidente, è un interno (dipendente dell’assessorato Agricoltura, ha spiegato lo stesso Rosario Crocetta a Livesicilia) e quindi non è necessario il placet della commissione per la sua nomina, comunicata solo per una questione di “cortesia istituzionale”. La commissione, spiazzata, ne ha preso atto, chiedendo però altri 30 giorni per esprimersi sulle nomine. Ardizzone successivamente ha concesso la proroga richiesta dalla prima commissione per esprimersi sulle nomine Irsap. Ma solo fino al 26 agosto. Se vorranno bocciare le nomin, i commissari si dovranno dare appuntamento dunque a Ferragosto.
Un epilogo abbastanza clamoroso nel braccio di ferro tra governo e Parlamento sulla nomina di Cicero. Intanto la commissione ha dato il via libera alla nomina del commissario straordinario del Ciapi di Palermo nella persona di Fabio Damiani.