DELIA (CALTANISSETTA) – Il sindaco di Delia ci ripensa. E sulla decisione di spegnere i pali della pubblica illuminazione (“Non abbiamo i soldi per pagare le bollette”, aveva detto Gianfilippo Bancheri) fa marcia indietro. “Lo spegnimento delle lampade alle 4 di notte infatti ha creato non pochi malumori e preoccupazioni – si giustifica il sindaco della cittadina nissena -. E siccome questo paese è come una grande famiglia e le scelte dell’Amministrazione non sono mai unilaterali, possono essere ridiscusse fino a trovare un punto di incontro e delle soluzioni condivise per il bene comune. Ed è quello che abbiamo fatto”.
Insomma, non si possono scegliere i cieli bui rinunciando quindi alla sicurezza in città. “Su questo punto sono d’accordo con i miei concittadini – ancora il sindaco -. Il risparmio e la sicurezza devono andare a braccetto. Ecco perché abbiamo cambiato, dopo un mese, la programmazione notturna dello spegnimento delle lampade, rivedendo la nostra scelta sulla base delle problematiche sorte in questi giorni e facendo una seria analisi dei costi. Ci siamo accorti che lo schema adottato dalla giunta municipale, lo scorso 24 agosto scorso, non andava bene e poteva essere migliorato”.
La nuova programmazione degli orari prevede quindi lo spegnimento notturno delle lampade alle ore 4,45 e non più alle 4,00, come invece avveniva in precedenza, con un guadagno di tre quarti d’ora di illuminazione per i cittadini. “Ma spegneremo i punti luce che non ricadono nel centro abitato, quindi tutte le zone periferiche non abitate saranno lasciate al buio”. Ed il primo cittadino aggiunge: “L’altra novità del progetto è il rimodulatore di flusso luminoso delle lampade che entra in funzione di sera, alle 21,30, con largo anticipo rispetto a prima. L’intensità dell’illuminazione viene in questo modo attenuata del 50%”.
Il sindaco ha voluto così dimostrare che “una migliore e più razionale gestione e ad alcuni accorgimenti tecnici possono produrre un sensibile risparmio per le casse comunali. Abbiamo fatto tutto quanto era possibile fare, conciliando quanto più possibile spending review e bisogni dei cittadini”. Bancheri, insediatosi nell’ultima tornata elettorale, ha ereditato un debito di 400mila euro nei confronti dell’Enel. “L’unica alternativa in questo momento – conclude – era quella di avere un paese meno illuminato ma illuminato sempre”.