Blitz antidroga nel Nisseno| Contadino tradito dal suo cane - Live Sicilia

Blitz antidroga nel Nisseno| Contadino tradito dal suo cane

L'arrestato e la marijuana sequestrata

Sequestro da 22 kg di droga. Antonino Roselli è stato accusato di detenzione e coltivazione di marijuana. Il giovane si era dato alla fuga dopo il blitz ma il suo cane ha guidato le forze dell'ordine nel suo nascondiglio.

NISCEMI (CALTANISSETTA) – Fingeva di prendersi cura delle proprietà terriere del nonno, in realtà aveva preso a cuore il fondo agricolo nelle campagne di Niscemi, perché aveva allestito una piantagione di marijuana, con tanto di impianto di irrigazione, per favorire una rapida crescita degli arbusti. Lo ha scoperto la Polizia del locale commissariato che ha per questo arrestato un pregiudicato del luogo. Si tratta di Antonino Roselli, 27 anni, ora sottoposto ai domiciliari. Deve rispondere dell’accusa di detenzione e coltivazione di marijuana ai fini dello spaccio.

Gli agenti, che ieri pomeriggio hanno fatto irruzione in contrada Arcia, dove si estende il fondo agricolo di 4 mila metri quadri, hanno sorpreso l’uomo intento ad estirpare le piantine che avrebbe trasportato in un casolare attiguo al terreno per iniziare il processo di essicazione. Accortosi della presenza della polizia, Roselli si è dato a precipitosa fuga perdendosi tra le campagne circostanti, abbandonando sul posto l’auto, una Lancia Musa, con la quale si era recato sul posto. A tradirlo, però, è stato il suo cane che fiutando il padrone lo ha seguito consentendo ai poliziotti di giungere sulle sue tracce.

Gli uomini del commissariato diretto da Gabriele Presti hanno sequestrato nella campagna circa 20 kg di arbusti dall’altezza varia, fino a tre metri. Da una successiva perquisizione nel casolare sono stati inoltre rinvenuti 3 kg di marijuana essiccata, qualche dose di hashish e strumenti per il confezionamento in dose della sostanza oltre ad un coltello di grosse dimensioni, un bilancino di precisione e buste con i semi di pianta di marijuana. Se la sostanza fosse finita sul mercato, venduta al dettaglio, avrebbe fruttato circa 20 mila euro. L’uomo è disposizione del sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Gela Lara Seccaccini che coordina le indagini.


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