PALERMO – Uno spazio di confronto che guardi a sinistra e ponga al centro dell’attenzione il ruolo della società, per reagire alla precarietà del presente. Una sinistra fatta di idee, quelle idee che Ninni Terminelli, componente della direzione provinciale del Partito Democratico e presidente dell’associazione Prospettiva Politica, ha voluto lanciare oggi presso il Teatrino delle Beffe, luogo simbolo della cultura palermitana. Presenti tra gli altri all’incontro, moderato dal giornalista Piero Cascio, la consigliera comunale Antonella Monastra, il professore Gaetano De Bernardis e Giancarlo Russello, esponente del Partito socialista italiano, nonché vari esponenti del Pd di Palermo e provincia e diversi circoli culturali. E proprio nelle parole di De Bernardis, che ha annunciato la sua adesione al partito, non sono mancati riferimenti alla guida del nuovo segretario del Pd, Matteo Renzi. “Non ne vogliamo barzellettieri – ha affondato -. Ne avevamo già uno e lo abbiamo mandato a casa”.
Quando si parla di idee, però, si rischia sempre di perdere di vista la concretezza. É così che il leader di Prospettiva Politica ha voluto dare una risposta a chi alle idee non crede più. “La sinistra e il Pd in particolare devono ritrovare la capacità di parlare della vita delle persone – ha cominciato Terminelli -. É necessario ritrovare questa sintonia tra parole e società. Oggi il reale problema delle famiglie non é arrivare a fine mese ma a metà. La sinistra deve dare risposte reali al disagio sociale in termini di servizi legati alla persona. Sono situazioni con le quali bisogna fare i conti. Elemento da non sottovalutare deve essere quello della scuola, vera arma del cambiamento e troppo spesso sottovalutata”. Immancabile poi un pensiero ad Alessandra Siragusa: “Quando si parla di scuola non si può non pensare a lei – ha commentato l’esponente del Ps -. Ciò che mi auguro é che l’amministrazione comunale porti avanti in modo definitivo l’idea di intitolarle un istituto, idea che io stesso avevo lanciato su Facebook poco dopo la sua scomparsa”.
Non sono mancate parole di critica nei confronti dell’attuale amministrazione comunale. “Oggi la città non ha vere parole d’ordine – ha detto Terminelli -. E di certo non possono essere ‘Palermo capitale della Cultura’ o ‘dello Sport’. La prima conquista per la città deve essere la riappropriazione della normalità. E’ facile parlare solo di ‘munnizza’ parlando di Palermo. Questo è sicuramente uno dei problemi più gravosi, ma non è l’unico. Basti pensare ai mezzi pubblici, per dirne una. La mia volontà è quella di non parlare di questa amministrazione fino a quando il presente continui a sapere di passato. Io voglio combattere perché si possa realmente guardare al futuro”. Una conclusione, infine, che vorrebbe suonare come un inizio: “Cominciamo a lavorare insieme affinché le idee si concretizzino”.