VITTORIA (RAGUSA) – Il titolare di un’azienda agricola di Vittoria, é stato denunciato dai carabinieri dopo che il padre pensionato il 31 gennaio scorso ha bevuto da una bottiglia una modesta quantità di un antiparassitario scambiandola per acqua. Ora é in prognosi riservata nell’Ospedale Guzzardi di Vittoria per “esotossicosi da hydrogen cyanamide”.
L’antiparassitario che ha ingerito é il “Dormex”, del quale sono vietati dal 2008 l’utilizzo e la vendita. Il figlio deve rispondere di lesioni personali colpose, omissione colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni sul lavoro e di una serie di violazioni relative agli obblighi del datore di lavoro. L’incidente é avvenuto in un terreno di contrada “Biddine-Soprano” di Acate di proprietà dell’azienda, che ha sede a Mazzarrone (Catania), dove il pensionato andava saltuariamente ad aiutare il figlio. Le indagini che hanno portato alla denuncia sono state avviate dai Carabinieri della Stazione di Acate e del Nucleo Antisofisticazioni di Ragusa.
AGGIORNAMENTO DEL 15 APRILE 2014: LA LETTERA DELLA ALZCHEM
Egregio Direttore,
con la presente, in nome e per conto del dott. Rossbach Jurgen – procuratore della “AlzChem A.G.”, Le rappresentiamo quanto segue.
Qualche giorno addietro la Società nostra assistita ha dovuto constatare, con non poco stupore, la pubblicazione di un pezzo di cronaca, non firmato, pubblicato sul sito di stampa on line da Ella diretto – afferente la vicenda di un pensionato che, a seguito della accidentale ingestione di un fitofarmaco che l’articolo denomina come “Dormex”, sarebbe stato ricoverato in gravissime condizioni di salute.
Ci corre l’obbligo di rappresentarLe, tuttavia, che la pubblicazione innanzi individuata riporta una serie di notizie non corrette – e in alcuni casi del tutto non veritiere – in relazione alle quali riserviamo, ovviamente, l’eventuale tutela dei diritti della Società nostra assistita nelle sedi competenti; trattasi di notizie che hanno arrecato e stanno arrecando un concreto pregiudizio alla immagine della “AlzChem A.G.” e che impongono alcuni chiarimenti che, siamo certi, il Vostro organo di informazione vorrà pubblicare con lo stesso rilievo e la medesima collocazione dell’articolo cui si riferiscono.
E’ necessario innanzitutto precisare che il fitoregolatore identificato con il nome commerciale “Dormex” è stato prodotto e immesso sul mercato dalla AlzChem A.G., (titolare del relativo brevetto) e che, successivamente – per la precisione nel 2008 – con provvedimento del Ministero della Salute – in persona del Direttore Generale della sicurezza degli alimenti e della nutrizione – il suo utilizzo e la sua vendita in Italia sono stati vietati.
A seguito del decreto in parola, quindi, la Società AlzChem ha provveduto al ritiro integrale del prodotto dal mercato nazionale; pertanto, in Italia il “Dormex” non è più importato, né commercializzato da circa sei anni.
Di conseguenza, è del tutto incontroverso che l’intossicazione di cui riferisce l’articolo pubblicato sulla testata da Lei diretta non è stata causata dal “Dormex” ma, con tutta probabilità, da altro prodotto contraffatto e spacciato per il fitoregolatore brevettato dalla “AlzChem A.G.”.
Le informazioni fornite ai lettori dal Vostro sito sono, dunque, non rispondenti al vero, evidentemente non riscontrate e, in ogni caso, gravemente lesive della reputazione della compagine societaria “AlzChem A.G.”, radicalmente estranea all’episodio che ha colpito lo sfortunato pensionato originario di Mazzarone.
Confidando che alla luce di tali chiarimenti Ella vorrà correttamente rettificare le informazioni pubblicate, Le porgiamo distinti saluti.
Avv. Franca Annichiarico