MONTELEPRE (PALERMO) – I sanitari del 118 l’hanno trovato accasciato, non dava segni di vita. Il suo cuore non batteva di più. Non c’è stato niente da fare per Angelo Maiorana, un ragazzo di vent’anni morto stamattina davanti al proprio luogo di lavoro, un locale che la ditta di cui era dipendente stava ristrutturando. Erano le 7.25 quando è avvenuta la tragedia: Angelo era già arrivato con alcuni colleghi operai in via Castrenze Di Bella, nella zona centrale del paese di Montelepre. In base a quanto ha raccontato ai carabinieri, il giovane manovale stava per aprire la porta del negozio quando si sarebbe sentito male.
Un dolore lancinante, poi si sarebbe accasciato a terra. I colleghi sono andati subito in suo soccorso, ma il ragazzo non dava alcun segno di ripresa ed è stata immediatamente chiamata un’ambulanza. Al medico del 118 però, non è rimasto che accertare il decesso del giovane operaio, il cui corpo non presentava alcuna contusione, né trauma.
Quello che avrebbe stroncato Angelo – come ha già ipotizzato il medico legale che sul posto ha effettuato un prima ispezione cadaverica – è un infarto dovuto ad una patologia cardiaca o cerebrale, ma ciò sarà accertato successivamente dall’autopsia che è stata chiesta dalla famiglia. Nel frattempo, i familiari sono arrivati disperati sul luogo della tragedia: in lacrime hanno ribadito più volte che nulla avrebbe potuto far pensare a una malattia.
Il giovane aveva sempre goduto di ottima salute, non avrebbe infatti mai accusato alcun sintomo, ma quella che oggi era iniziata come una normale giornata di lavoro è sfociata nello strazio più assoluto, perché niente ha potuto strappare il ventenne alla morte. E così, in via Di Bella, tutto si è fermato: i lavori di ristrutturazione nel negozio che ospiterà una nuova macelleria, si sono bloccati. La gente è scesa in strada, nel piccolo paese di Montelepre erano in tanti a conoscere il giovane manovale.
Una tragedia simile, lo scorso ottobre, colpì la famiglia di un sedicenne palermitano. Un giovane studente del liceo scientifico Benedetto Croce di via Filippo Croce, vicino alla stazione centrale del capoluogo. Il ragazzo crollò davanti agli occhi impotenti dei compagni di classe, durante la ricreazione in un bar di via Gaspare Palermo. In quel caso, i sanitari del 118 lo trovarono in condizioni disperate, tentarono di rianimare il giovane, lo intubarono e partì una corsa disperata verso il policlinico. Ma al suo arrivo in ospedale, il sedicenne era già morto.