La Corsello replica alla Cisl: | "Dal sindacato intenti persecutori" - Live Sicilia

La Corsello replica alla Cisl: | “Dal sindacato intenti persecutori”

Anna Rosa Corsello

Il dirigente generale del dipartimento Formazione della Regione parla di "campagna denigratoria" nei suoi confronti.

la polemica
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PALERMO – La Cisl-Fp “divulga affermazioni false e pretestuose con chiari intenti persecutori”. Così si legge alla fine di un comunicato a firma del dirigente generale del dipartimento Formazione della Regione, Anna Rosa Corsello, indirizzato alla Cisl-Fp e per conoscenza ai sindacati Cgil, Uil, Sadirs, Cobas, Ugl e Siad. La dirigente parla di “campagna denigratoria” nei suoi confronti messa in atto dalla Cisl-Fp, sottolineando che “chi scrive, come è a tutti noto, è poco incline a certi diktat”. A sollevare la reazione del superburocrate è una nota della Cisl-Fp con cui il sindacato stigmatizza “palese idiosincrasia manifestata verso le corrette relazioni sindacali” da parte della dirigente sulla questione del piano Garanzia giovani, che rischierebbe “di vanificare l’ennesima opportunità data alla Sicilia e penalizzare, di riflesso, la comunità di giovani che attende con ansia l’avvio dell’aspirato concorso occupazionale”.

Per Corsello “quanto affermato, più che denotare idiosincrasia nei confronti delle relazioni sindacali da parte di chi scrive, denota totale ignoranza della Cisl del piano Yei sia nazionale che regionale”. “La Garanzia giovani – scrive la dirigente regionale – non è destinata ai dipendenti della Regione ma alla platea dei giovani dell’isola appartenenti al target di età compresa tra i 15 e i 29 anni, ai quali verranno assicurate iniziative e misure di inserimento lavorativo su cui in più occasioni l’amministrazione ha fornito informazioni e chiarimenti”. Dunque, secondo Corsello, “il comunicato” della Cisl-Fp “rappresenta l’ennesimo, ozioso, tentativo della Cisl-Fp e del suo management di screditare chi scrive nell’ambito di una più ampia e complessiva strategia di delegittimazione, sulle cui origini occorrerebbe indagare e che di certo non rientra tra le prerogative sindacali di cui si reclama la violazione”.

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