PALERMO – Sono un centinaio i lavoratori delle Camere di Commercio della Sicilia che oggi parteciperanno alla manifestazione nazionale indetta dalle rappresentanze della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil a Roma, in piazza di Pietra: la protesta e’ stata indetta “contro i tagli ai servizi pubblici e per la riorganizzazione dei servizi alle imprese”. Contestualmente alla manifestazione di Roma, domattina si terranno assemblee nei luoghi di lavoro dell’isola in sostegno alla mobilitazione e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessita’ di rilanciare il ruolo delle Camere di Commercio. La mobilitazione indetta dalle tre categorie confederali – si legge in una nota congiunta – nasce in risposta ai provvedimenti contenuti nel decreto Renzi che tagliano del 50% i diritti camerali dovuti dalle imprese e nel disegno di legge di riforma della p.a. che prevede il trasferimento del registro delle imprese al Ministero per le attivita’ produttive. “E’ a rischio la tenuta complessiva del sistema camerale”, dichiarano le segreterie regionali della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil, “considerato che i diritti camerali costituiscono quasi l’80% delle risorse delle Camere di Commercio”. “In Sicilia la situazione e’ aggravata dal fatto la spesa previdenziale e’ a carico dei bilanci degli enti, cosi’ come previsto dalle normative regionali”. Le tre sigle sindacali lanceranno il 28 luglio una campagna regionale per il rilancio della pubblica amministrazione siciliana proponendo una piattaforma al governo regionale e alla politica siciliana per riorganizzare il sistema che comprende la Regione e le Autonomie locali nel loro complesso.
Un centinaio di lavoratori siciliani, rappresentati dalle sigle confederali, protestano contro "i tagli ai servizi pubblici e per la riorganizzazione dei servizi alle imprese".
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