Tram, terremoto all'Amat| Caminiti si autosospende - Live Sicilia

Tram, terremoto all’Amat| Caminiti si autosospende

La decisione dell'ex Rup e direttore generale della partecipata arriva al termine di una giornata convulsa, dopo la pubblicazione da parte di Livesicilia della delibera dell'Autorità anticorruzione di Raffaele Cantone che getta pesanti ombre sull'appalto da 300 milioni. Orlando: "I lavori procederanno, da ieri chiediamo all'Amat di intervenire".

PALERMO - IL CASO
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PALERMO – E’ bufera all’Amat. Il direttore generale Domenico Caminiti, infatti, si è autosospeso dall’incarico, con una nota inviata all’azienda, in seguito alla delibera pubblicata dall’Autorità nazionale anticorruzione di Raffaele Cantone. Una relazione durissima quella dell’Authority, pubblicata stamattina da Livesicilia, che getta pesanti ombre sull’appalto del tram e la sua conduzione.

“Il cda ha accolto la lettera – si legge in una nota di via Roccazzo – rinviando la discussione alla prossima seduta di consiglio convocata per la fine del mese, nella quale saranno ascoltati i chiarimenti del direttore generale sulle scelte dallo stesso operate nel periodo nel quale ha ricoperto il ruolo di Responsabile Unico del Procedimento della realizzazione dell’opera del sistema Tram della città di Palermo”. “Apprezziamo il grande senso di responsabilità che il direttore generale dimostra – dicono dall’Amat – fin dal suo insediamento sono state ben evidenti le capacità organizzative e i risultati ottenuti grazie al suo operato. Questo gesto permetterà anche all’azienda di affrontare con serenità le criticità sollevate ed eviterà alla stessa pericolose strumentalizzazioni”.

Adesso la palla passa al cda che dovrà fare le sue valutazioni sull’autosospensione, anche se la questione investe tutta l’Amat e non solo Caminiti. Non è un caso che la nota della società dica a chiare lettere che il gesto dell’ex Rup “permetterà anche all’azienda” di difendersi. Del resto l’atto di accusa contenuto nella deliberazione non è di poco conto e ha sorpreso che, per quasi tutto il giorno, non sia giunta una presa di posizione ufficiale da parte della partecipata e del Comune, arrivata solo in serata.

L’Autorità, sebbene abbia ritenuto giuridicamente regolare il non ricorso alla normativa sui lavori pubblici, ha pesantemente bacchettato l’Amat e il precedente Rup, ovvero Caminiti, per tutta una serie di punti: dalle onerose consulenze giuridiche affidate in via diretta a carenze nella definizione del contratto, dai lavori avviati in mancanza del progetto esecutivo (e senza quindi una chiara stima iniziale dei costi) ai ritardi nello spostamento dei sottoservizi che hanno fatto slittare il completamento dell’opera, passando per varianti non autorizzate subito dal ministero e dal Comune (e quindi non conformi alla contabilità di Stato) e infine errori progettuali per otto milioni di euro non contestati ai progettisti.

Una reprimenda in piena regola, conclusa con la constatazione che “i comportamenti dell’Amat e del Rup non risultano in linea con la legislazione al tempo vigente, nonché con i principi generali di efficienza, efficacia ed economicità dell’attività amministrativa”. Insomma, una bocciatura in piena regola che ha spinto l’Authority a inviare tutto l’incartamento alla Procura della Repubblica e a quella regionale della Corte dei Conti, così come previsto dalla legge.

LA NOTA DI ORLANDO
Arriva in serata la presa di posizione ufficiale del sindaco Leoluca Orlando che ha giudicato inopportuna la permanenza di Caminiti e ha rassicurato sulla prosecuzione dei lavori, non senza una stoccata al presidente dell’azienda. Caminiti infatti si è autosospeso, mentre, stando a quanto dichiarato, il Comune aveva chiesto ad Antonio Gristina di intervenire in prima persona. Palazzo delle Aquile inoltre scarica senza troppi complimenti l’ex direttore generale dell’azienda, verso cui invece l’Amat aveva usato ben altri toni. “Il sindaco Leoluca Orlando – si legge in una nota del Comune – appresa la decisione dell’autorità nazionale anti corruzione, ha sin da ieri sollecitato le consequenziali determinazioni del presidente dell’Amat in ordine a quanto richiesto, con riferimento alla condizione di anni passati della prima fase della realizzazione delle tre linee di tram. Nel prendere atto delle inopportunità che il dirigente Domenico Caminiti continui a ricoprire l’incarico facente funzione di direttore generale dell’Amat, ricorda che l’accertamento dell’Anac scaturisce da segnalazioni dell’amministrazione comunale nel 2012, nel periodo, cioè, di gestione commissariale e che la nuova amministrazione ha ricondotto entro regole di legittimità l’intero appalto e le relative procedure, ottenendo approvazioni da organi europei, ministeriali e regionali. In considerazione di quanto detto, i lavori del tram, come sopra regolarizzati, procedono e procederanno nel rispetto di procedure di legge e di modalità e tempi di esecuzione”.

LE REAZIONI
“Convocheremo urgentemente i vertici dell’Amat e Domenico Caminiti, così come l’assessore competente, per comprendere cosa sta succedendo”, dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo.

“Auspichiamo che la magistratura faccia al più presto luce sulla vicenda denunciata dall’Autorità anticorruzione, ben sapendo però che il tram resta un’opera fondamentale per Palermo e che quindi i cantieri devono proseguire. Chiediamo che il sindaco e il presidente dell’Amat vengano immediatamente in Aula per informare tempestivamente il consiglio comunale”. Lo dicono Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti (Idv).


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