PALERMO – L’esame autoptico sul corpo di Giusy Ranucci, la modella palermitana trovata senza vita sabato mattina, conferma che a stroncarla è stato un malore, ma non fa chiarezza sulla sua origine. La ragazza, appassionata di moda e vincitrice del concorso di bellezza “Miss Fano” nel 2009, si trovava sul suo letto quando i soccorritori del 118 hanno constatato la morte: ad avvisarli erano stati i genitori, preoccupati per la sveglia del cellulare della figlia che continuava a suonare. Il padre e la madre di Giusy sono andati di corsa nella sua stanza, ma la figlia non dava segni di vita. Un malore l’aveva per sempre strappata dalle loro braccia.
La Procura di Palermo ha aperto un’inchiesta sulla morte della modella ed ha disposto l’autopsia effettuata oggi pomeriggio presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico. “Saranno gli esami tossicologici ed istologici a dirci di più – spiega il professore Paolo Procaccianti -. Al momento nessun altro elemento può rivelare quale sia stata l’origine del malore”.
Si saprà di più entro i prossimi novanta giorni. Eppure Giusy Ranucci non aveva mai avuto problemi di salute. I genitori e gli altri suoi parenti ribadiscono infatti che non aveva mai sofferto di alcuna patologia. “Gli unici sintomi che negli ultimi giorni aveva avvertito – spiega la zia della ragazza, Giusy Petroncelli – erano un po’ di stanchezza e i battiti del cuore rallentati. Si era recata al pronto soccorso con la madre e le erano stati prescritti degli esami che aveva già effettuato. Non era emerso nulla di strano. Spero che questi problemi non siano stati sottovalutati e che non ci siano stati errori nelle diagnosi – prosegue – perché vorrebbe dire che mia nipote è stata mandata a casa con una superficialità che potrebbe esserle costata la vita”.
D’altronde la giovane venerdì sera era uscita con il fidanzato di sempre, aveva trascorso una serata fuori in allegria. E fino a notte fonda era rimasta al telefono con il ragazzo: nulla avrebbe potuto far pensare che da lì a poco sarebbe accaduto il peggio. “Una ragazza piena di vita – prosegue la zia – il sole di tutti noi”. Al dolore della famiglia Ranucci si sono nel frattempo stretti gli organizzatori del concorso di Fano, dove Giusy, la sorella ed i genitori avevano vissuto fino a quattro anni fa. Ma anche tutta Partanna Mondello, che dopodomani parteciperà al funerale che si terrà nella chiesa della borgata.