Baccei: "Trovati i soldi solo fino ad aprile | Senza l'aiuto di Roma, niente stipendi" - Live Sicilia

Baccei: “Trovati i soldi solo fino ad aprile | Senza l’aiuto di Roma, niente stipendi”

L'assessore all'Economia: "E' stato difficile lavorare a questo bilancio. Sono molto preoccupato e confido nel senso di responsabilità della politica. Servirà il sostegno del governo nazionale. Ma mi hanno avvisato: se non approveremo alcune riforme strutturali, il tavolo non si aprirà nemmeno".

La conferenza stampa
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PALERMO – Di sicuro, non si è nascosto. E non ha celato la polvere sotto il tappeto. Alessandro Baccei si presenta all’Ars nel day after dell’approvazione, in giunta, del bilancio della Regione. E ammette: “Sono molto proccupato”. Quella bozza di bilancio esitata dalla giunta, infatti, coprirà stipendi e finanziamenti solo per i quattro mesi dell’esercizio provvisorio. Dopo, si vedrà. Dal primo maggio, insomma, per i regionali, i dipendenti degli enti collegati, delle partecipate, potrebbe non esserci un euro in busta paga. Se nel frattempo il governo regionale non troverà con Roma l’intesa sui documenti contabili.

Roma. Tutto passa da lì. E Baccei non lo nasconde: “Senza il sostegno del governo centrale – spiega – sarà molto difficile pensare di chiudere il bilancio. Di coprire, insomma, gli otto dodicesimi che restano”. Ma per sedersi al tavolo, la Sicilia dovrà presentarsi con un pacchetto di riforme serie e incisive. “Stiamo lavorando alla Finanziaria, che presenteremo a gennaio. Lì interverremo con riforme che riguarderanno gli assessorati alle Risorse Agricole, alle Infrastrutture, alla Funzione pubblica. Saranno soprattutto riforme che consisteranno in riduzione della spesa. E tutti i dipartimenti stanno lavorando in questi giorni insieme ai componenti del mio gabinetto”. Ma a quel punto bisognerà superare gli eventuali ostacoli della politica, che già in occasione delle vecchie manovre avea lavorato per escludere dalla Finanziaria, ad esempio, le norme che riguardano Forestali e pubblico impiego. “Sui regionali – annuncia – stiamo pensando innanzitutto a dei pre-pensionamenti. La Corte dei Conti parla anche di troppe postazioni dirigenziali e di abolizione della clausola di salvaguardia? Tutto quello che trovate nei documenti della Corte dei conti, farà parte dei nostri interventi. Mi affido – prosegue l’assessore – al senso di responsabilità della politica. Io non vedo altre strade. Se qualcuno ha proposte alternative per rientrare dal buco, le avanzi pure. Ma io oggi non scorgo altri spiragli. Se poi la maggioranza dei deputati sarà contraria a queste riforme, se ne assumerà in pieno la responsabilità”.

La sensazione, insomma, è quella di una condizione disperata. Dove nemmeno l’itnervento d’urgenza potrebbe risolvere la questione. “Abbiamo già apportato – ammette infatti Baccei – più di una forzatura. Nel bilancio ad esempio abbiamo scritto che per partecipare alla finanza pubblica useremo i Fondi per gli investimenti. Anche se sappiamo che ciò non è possibile”. Ma l’emergenza è evidente. “Al momento – ribadisce l’assessore – siamo in grado di coprire quattro mesi. Per coprire gli altri otto dodicesimi, bisognerà ottenere risposte dal governo nazionale. Alcune richieste sono pienamente legittime.Stiamo preparando dei fascicoli con le richieste da presentare a Roma. Ma il governo roamno è stato molto duro. Mi ha detto che, se non ci presentiamo con riforme strutturali, il tavolo non si aprirà nemmeno”.

E senza interlocuzione con Roma, non ci sarebbero più margini per salvare il bilancio. “Le richieste al governo nazionale? Le abbiamo chiare. E penso sia più logico puntare su due-tre temi che possono effettivamente portare entrate cospicue. Non sono assolutamente tranquillo – prosegue Baccei – Abbiamo preso dei rischi che nessuno in condizioni normali avrebbe mai preso. Abbiamo solo preso quattro mesi di tempo, spostando ad aprile i problemi. Non ci sono i tempi tecnici per l’esame in commissione bilancio? Io confido nel senso di responsabilità della politica. Vedremo”.

E in questi giorni bisognerà chiudere anche la partita del mutuo, la cui centralità è stata ribadita dall’assessore: “Il mutuo sulla Sanità – spiega Baccei – è una dimostrazione di serietà. La Sanità non c’entra nulla in questo caso, ed è in equilibrio. Il motivo della carenza di liquidità nella Sanità è da ricercare nel resto della Regione. Sono due i motivi che creano indebitamento. Il primo è quello di avere entrate di previsione superiori a quelle accertate. L’altro motivo è dovuto alle anticipazioni sulla spesa comunitaria. Il mutuo insomma serviva per avere un po’ di liquidità e sbloccherà anche 800 milioni per la Sicilia”.

Si vedrà. “Il lavoro finora – conclude Baccei – è stato molto complesso perché complesso è il mondo della Regione siciliana. I problemi sono tanti e complessi. E non lo nascondo: sono molto preoccupato”.

11.45 Si conclude la conferenza stampa dell’assessore Baccei.

11.38 Baccei: “Sui regionali stiamo pensando innanzitutto a dei pre-pensionamenti. La Corte dei Conti parla anche di troppe postazioni dirigenziali e di abolizione della clausola di salvaguardia? Tutto quello che trovate nei documenti della Corte dei conti, farà parte dei nostri interventi”.

11.35 Baccei: “Sui Pac non credo che la Sicilia fosse così in ritardo sugli impegni di spesa. E’ stata una scelta del governo nazionale per risolvere un altro problema”.

11.32 Baccei: “La politica potrebbe mettersi di traverso di fronte ad alcune riforme? Io non vedo altre strade possibili. Se qualcuno ha soluzioni alternative, siamo qui. Io faccio fatica a vederne. Spero nel senso di responsabilità. Poi, se quelli contro saranno la maggioranza, se ne assumeranno le responsabilità”.

11.24 Baccei: “Le richieste al governo nazionale? Le abbiamo chiare. E penso sia più logico puntare su due-tre temi che possono effettivamente portare entrate cospicue”.

11.23 Baccei: “Nel bilancio abbiamo scritto che per partecipare alla finanza pubblica useremo i Fondi per gli investimenti. Anche se sappiamo che ciò non è possibile”.

11.20 Baccei: “Non sono assolutamente tranquillo. Anzi. Abbiamo preso dei rischi che nessuno in condizioni normali avrebbe mai preso. Abbiamo solo preso quattro mesi di tempo”.

11.18 Baccei: “Non ci sono i tempi tecnici per l’esame in commissione bilancio? Io confido nel senso di responsabilità della politica. Vedremo”.

11.13 Baccei: “Al momento siamo in grado di coprire quattro mesi. Per coprire gli altri otto dodicesimi, bisognerà ottenere risposte dal governo nazionale. Alcune richieste sono pienamente legittime”.

11.11 Baccei: “I prossimi mesi saranno durissimi. E spero che la politica sia responsabile. Nel bilancio alcune scelte sono delle chiare forzature. Ma siamo stati costretti”.

11.08 Baccei: “Stiamo lavorando anche a una centrale unica degli acquisti. Strumento di trasparenza, ma anche di politica industriale”.

11.07 Baccei: “Stiamo preparando dei fascicoli con le richieste da presentare a Roma. Ma il governo è stato molto duro. Mi hanno detto che, se non ci presentiamo con riforme strutturali, il tavolo non si aprirà nemmeno”.

11.05 Baccei: “Sarà importantissimo poi l’utilizzo dei Fondi europei su alcuni settori specifici: penso alla Sanità, all’industria alimentare, all’economia del mare, al settore energetico e ovviamente alTurismo e ai beni culturali. Le risorse ammonteranno a 20 miliardi. E potranno cambiare i contorni dell’Isola”.

11.03 Baccei: “Da soli non ce la potremo fare, ma servirà un dialogo costante col governo nazionale”.

11.01 Baccei: “Stiamo lavorando alla Finanziaria, che presenteremo a gennaio. Interverremo con riforme che riguarderanno gli assessorati alle Risorse Agricole, alle Infrastrutture, alla Funzione pubblica. Saranno soprattutto riforme che consisteranno in riduzione della spesa. E tutti i dipartimenti stanno lavorando in questi giorni insieme ai componenti del mio gabinetto”.

10.59 Baccei: “Abbiamo deciso di cambiare il computo delle entrate, basandoci su quelle storiche. In questo modo andiamo a ridurre le entrate di un miliardo. Sulla spesa comunitaria, serve una assistenza tecnica che funzioni”.

10.55 Baccei: “Serietà, responsabilità e trasparenza. Questa la linea che avremmo seguito. Credo che sulla serietà abbiamo fatto dei grossi passi avanti. Tutto lascia presupporre che siamo riusciti a rispettare i limiti del patto di stabilità. Questo non è solo un atto di serietà, ma ci eviterà anche di subire alcune penali. Anche il mutuo sulla Sanità è una dimostrazione di serietà. La Sanità non c’entra nulla in questo caso, ed è in equilibrio. Il motivo della carenza di liquidità nella Sanità è da ricercare nel resto della Regione. Sono due i motivi che creano indebitamento. Il primo è quello di avere entrate di previsione superiori a quelle accertate. L’altro motivo è dovuto alle anticipazioni sulla spesa comunitaria. Il mutuo insomma serviva per avere un po’ di liquidità e sbloccherà anche 800 milioni per la Sanità”.

10.53 Baccei: “Chiedo scusa alla commissione Bilancio e all’Ars se non siamo stati presenti come avremmo voluto. Ma abbiamo lavorato notte e giorno per trovare le soluzioni ai problemi. E chiedo scusa alle persone che non abbiamo potuto incontrare. Ho incontrato gente che non percepisce lo stipendio da mesi o la pensione da un anno. Tutte le nostre energie sono indirizzate verso quelle persone”.

10.51 Baccei: “Abbiamo lavorato innanzitutto per garantire gli stipendi dei regionali e delle società e degli enti collegati alla Regione. E abbiamo assicurato i trasferimenti a Comuni e Province”.

10.49 Baccei: “Il lavoro è stato molto complesso perché complesso è il mondo della Regione siciliana. I problemi sono tanti e complessi. Penso ad esempio al mondo delle società partecipate

“Le spese erano superiori alle entrare. Lavorare a questo bilancio è stato molto difficile”. L’assessore all’Economia Alessandro Baccei sintetizza così il lavoro che ha portato alla stesura del bilancio di previsione. “Ai tagli stiamo ancora lavorando”.


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