PALERMO – Strade chiuse, cantieri aperti, sensi di marcia invertiti e traffico in tilt per la disperazione degli automobilisti e dei commercianti. Sono settimane calde, anzi roventi, per la mobilità cittadina che, oltre che col maltempo, deve fare i conti con transenne e buche dovute ai lavori per le opere pubbliche. Cantieri che serviranno a costruire il tram, l’anello ferroviario, il passante e il nuovo sistema fognario della parte nord di Palermo, che passa però dalla via Roma: opere necessarie ma che, nel complesso, stanno provocando proteste e malumori. E i palermitani hanno la sensazione di vivere in una città in gabbia.
I negozianti di via Amari, per esempio, sono scesi in strada già due volte bloccando il traffico, quelli di corso dei Mille fanno incontri su incontri con le commissioni del Comune, altri esercenti alzano la voce: c’è chi chiede una moratoria per le tasse, chi l’azzeramento della pressione fiscale, chi un fondo di solidarietà o minaccia addirittura di chiedere i danni a Comune e ditta esecutrice, anche se la norma non consente forme di compensazione di questo tipo. E se in corso dei Mille si chiede di accelerare i lavori, in via Amari si avanza la proposta di dilazionarli. Un fronte accanto al quale si sono schierati al Seconda commissione di Palazzo delle Aquile, per bocca del presidente Paolo Caracausi (Idv), ma anche le associazioni di categoria come la Confesercenti di Mario Attinasi.
TRAM I lavori sono su più fronti. In corso dei Mille la Sis sta sostituendo il ponte delle Teste mozze con uno bimodale che, in pratica, accolga anche i binari della linea 1: il cantiere ha provocato una rivoluzione della mobilità, con un tratto di via Messina Marine a senso unico e l’obbligo di percorrere la strada del mare per andare verso il centro. E’ stato montato però un ponte Bailey per tornare verso la costa Sud. I lavori si concluderanno prima dell’estate. La linea 3B sta invece provocando disagi in corso Calatafimi e lungo viale Regione siciliana. Cantieri anche in via Leonardo da Vinci. Il tram dovrà essere operativo entro l’anno.
ANELLO FERROVIARIO L’opera sarà pronta in tre anni e consentirà l’apertura di nuove fermate al porto, in piazza Politeama e in viale Lazio. Un secondo stralcio completerà l’anello ferroviario. Transennata piazzetta della Pace a settembre, la Tecnis ha atteso gennaio prima di dare il via ai lavori che riguarderanno per nove mesi via Amari per lo spostamento delle reti e dei sottoservizi. Il cantiere procederà per isolati su una sola corsia, con percorsi alternativi. Il Comune ha annunciato in una decina di giorni la riapertura di via Gravina, sinora chiusa per motivi di sicurezza legati alla base della Guardia di Finanza. Rappresenterà una parallela di via Amari, collegando il porto al Politeama.
COLLETTORE FOGNARIO 26 milioni di euro per trasportare le acque nere della parte nord di Palermo ad Acqua dei Corsari, evitando così che finiscano in mare, il che renderà di nuovo pulita la costa sud. I lavori, realizzati dalla Tecnis, sono partiti con un anno di ritardo: fino a luglio interesseranno Roma e via Cavour, con quest’ultima divenuta a senso unico dal Massimo all’incrocio con via Roma.
PASSANTE FERROVIARIO Si tratta del raddoppio della linea che collega Cefalú a Punta Raisi e prevede 16 fermate in città. I lavori stanno andando avanti nella zona di viale Francia, mentre sono bloccati in zona Tribunale dove le infiltrazioni d’acqua impediscono il completamento di una galleria.