Palermo, l'Anac boccia il tram: "Il progetto è carente"

Palermo, l’Anac boccia il tram: “Il progetto è carente”

L'assessore Carta replica: "Nessun allarme"
LA NOTA
di
2 min di lettura

PALERMO – Il progetto per il tram a Palermo è “carente e insufficiente”. Lo scrive l’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione. In particolare manca un “adeguato censimento dei sottoservizi e degli interventi necessari per risolvere le interferenze con le varie reti” tra cui quella elettrica e la fibra ottica.

Entro quattro mesi il Comune di Palermo dovrà comunicare all’Anac il “quadro delle convenzioni sottoscritte con gli enti gestori (Enel, Terna, Open fiber, ecc.), lo stato di avanzamento della progettazione e il progetto esecutivo degli spostamenti e il relativo cronoprogramma aggiornato redatto dall’aggiudicatario”.

Il Comune, per non rischiare di perdere i finanziamenti del Patto per il Sud, ha bandito la gara per l’appalto integrato dall’importo complessivo di 402 milioni di euro. L’aggiudicazione risale al 6 giugno scorso.

L’appalto è stato assegnato all’unico concorrente, l’associazione temporanea di imprese, formata dalla piemontese Sis Scpa e dalla spagnola Contrucciones y Auxiliar de Ferr. L’istruttoria nasce dalla segnalazione alla stessa Anac inviata, nel marzo 2021, dall’allora presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando, attuale assessore ai Lavori pubblici.

Veniva chiesto un parere sulla regolarità dell’iter amministrativo seguito dal Comune per la progettazione dei lavori del nuovo Sistema tram Palermo. “Avevo coinvolto l’Anac nell’interesse del Consiglio comunale e dell’intera amministrazione – dice l’assessore Orlando – per verificare la regolarità delle procedure. Mi sarei aspettato tempi più celeri da parte dell’Anac. Sono certo che l’amministrazione comunale sarà in grado di rispondere alle criticità sollevate dall’Anticorruzione”.

Carta: “Nessun allarme per i lavori del tram”

“Nessun allarme per i lavori del tram a Palermo”. Non si è fatta attendere la replica dell’assessore all’Urbanistica del Comune Maurizio Carta che ha ricevuto una nota dell’Autorità nazionale anticorruzione. L’Anac, tra l’altro, sottolinea che il progetto “posto a base di gara dall’Amministrazione, per sua stessa ammissione, non fornisce indicazioni esaustive sull’ubicazione dei sottoservizi, né risulta compiutamente definito il progetto di spostamento con l’individuazione della nuova sede per le singole sottoreti”.

“La nota dell’Anac riconosce il tentativo compiuto dall’Amministrazione di operare un coordinamento delle attività per una razionale soluzione delle diverse interferenze che l’opera incontra lungo il proprio percorso – spiega Carta – abbiano fatto partire le diffide alle aziende coinvolte. Ci sono dei contenziosi in atto. Comunque non si rischia di far lievitare i costi per la realizzazione del tram. Sono oneri che eventualmente ricadranno sulle società che hanno installato cavi elettrici o fibre (Enel, Terna, Open Fiber) soprattutto se non li hanno messe ad un metro sotto terra come è prescritto. La posa dei binari delle nuove tratte del tram, in ogni caso, non supererà i settanta centimetri. In teoria non ci dovrebbero essere interferenze. Noi abbiamo chiesto tutte le informazioni necessarie. Presto risponderemo all’Anac, molto prima dei quattro mesi che ci sono stati imposti”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI