PALERMO – Giorgio Albertazzi è Shylock nello spettacolo “Il Mercante di Venezia”, di William Skakespeare, in scena dal 20 febbraio, alle 21.15, al primo marzo al Teatro Al Massimo di Palermo. Lo spettacolo con Franco Castellano, regia di Giancarlo Marinelli,viene così recuperato, era previsto lo scorso novembre nel cartellone della stagione, ma era stato rinviato per un’indisposizione di Albertazzi. Il mercante di Venezia è un’opera teatrale scritta probabilmente tra il 1596 e il 1597. Il nobile veneziano Bassanio chiede all’amico Antonio, ricco mercante di Venezia, 3.000 ducati per corteggiare degnamente Porzia, ricca ereditiera di Belmonte. Antonio, che ha investito tutte le sue risorse in traffici marittimi, si fa prestare il denaro dall’usuraio ebreo Shylock che pretende come obbligazione, se la somma non sarà pagata il giorno fissato, il diritto di prendere una libbra di carne sul corpo di Antonio, inviso allo stesso Shlylock. Bassanio accompagnato dall’amico Graziano, ottiene la mano di Porzia superando una prova stabilita dal padre di lei. Graziano sposa Nerissa ancella di Porzia. Intanto la sfortuna si accanisce contro Shylock: sua figlia Gessica è fuggita con il cristiano Lorenzo, amico di Antonio e Bassanio, sottraendo denaro al padre, che la disereda. Arriva la notizia che le navi di Antonio hanno fatto naufragio e che non ha pagato il debito alla sua scadenza. Shylock, pretendendo la libbra di carne, porta Antonio davanti al Doge, che, nonostante la crudeltà della proposta, non può rifiutare il pagamento del debito. Porzia travestita da avvocato perora la causa di Antonio davanti al Doge, dimostrando che Shylock ha diritto alla carne ma senza che sia versata una sola goccia di sangue, se non vuole essere giustiziato per attentato alla vita di un veneziano. Il Doge grazia Shylock, che desiste dai suoi intenti, ma confisca i suoi beni, che verranno divisi tra Antonio e lo stato veneziano. Antonio rinuncia alla sua parte a condizione che Shylock si faccia cristiano e leghi i suoi beni a Lorenzo e Gessica. Intanto alcune navi di Antonio rientreranno in porto senza riportare alcun danno.