PALERMO – Il nastro-sigillo è stato posto su ogni porta e ingresso dai carabinieri. Ma nella scorsa notte alcuni ladri si sono intrufolati all’interno del Goa, scavalcando il muretto che dà sulla strada, noncuranti del cartello che vieta l’accesso al locale e all’impianto con giardino. La discoteca è sotto sequestro dalla notte del 14 febbraio, giorno della morte del giovane Aldo Naro, lo studente in medicina che nel privè tra lo Zen e Mondello stava festeggiando la sua abilitazione alla professione.
Il titolare Marcello Barbaro, avvisato telefonicamente da un sistema di allarme, è subito accorso sul posto. I carabinieri sono intervenuti e hanno sparato alcuni colpi di pistola a vuoto e in aria mettendoli in fuga. Il gruppo di ladri, infatti, è subito scappato verso i campi circostanti, addentrandosi verso la borgata. Da un primo sopralluogo sembra non manchi nulla, eccetto qualche bottiglia di superalcolici dal bar. Gli uomini del 112 sono arrivati prima che i ladri potessero rubare altro. Barbaro, uno dei titolari, preferisce non commentare l’accaduto. “Non so se sia l’ennesimo atto vandalico – si limita a osservare – o l’ennesima coincidenza. So che adesso bisogna stare in silenzio per rispettare il dolore della famiglia Naro e per lasciar lavorare gli inquirenti così da poter trovare presto il colpevole di questa tragedia”.