PALERMO – Il traffico bloccato, i clacson degli automobilisti impazziti, poi i fuochi d’artificio per salutare, per l’ultima volta, l’amato defunto. Un funerale “pirotecnico” che è costato ad una famiglia la denuncia. Dopo quanto avvenuto la scorsa settimana in piazza Indipendenza, dove un corteo funebre si è improvvisamente bloccato per esplodere dei fuochi d’artificio, la polizia Amministrativa della questura ha infatti denunciato a piede libero alcuni parenti del defunto stesso, considerati responsabili dell’accaduto. Le indagini sono in corso per risalire ad ulteriori, eventuali, corresponsabilità.
Nel frattempo,sono partiti i controlli in diverse imprese funebri della città. Ispezioni volte a contrastare un fenomeno che sembra trasformarsi, pian piano, in una nuova moda, specie nei quartieri popolari della città. I poliziotti si sono così messi alla ricerca di materiale potenzialmente pericoloso in possesso delle ditte illegalmente ed utilizzato come servizio “aggiuntivo”.
Ed oggi, in una nota impresa di servizi funebri che si trova nella zona di via Oreto, è stata trovata una cisterna e sette recipienti di plastica che contenevano 10mila litri di nafta. E’ stato così richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, per accertare che i locali non fossero idonei al deposito del carburante, visto che il titolare non era in possesso delle certificazioni di prevenzione incendi e di ogni accorgimento a tutela dell’incolumità pubblica. Dopo lo stoccaggio, il liquido infiammabile sequestrato dai militari della Guardia di Finanza è stato trasferito.