PALERMO – Molto verde, clima mite, quasi il 4% di stranieri, molti più emigrati, 1,4 milioni di turisti l’anno, un’auto ogni due abitanti, un reddito procapite inferiore ai 10 mila euro. Ma anche scippi, rapine, omicidi e furti di auto e motorini. E’ questa la fotografia di Palermo, realizzata dall’annuario di statistica “Panormus”, realizzato dall’ufficio Statistica del Comune. Oltre 200 pagine di grafici e tabelle per raccontare il 2014 del capoluogo siciliano.
Tanti numeri e curiosità che dipingono la città e la descrivono in tutti i suoi aspetti, anche i più insoliti o curiosi. A Palermo vivono 678.492 persone, di cui 324.162 uomini (in aumento rispetto al 2013) e 354.330 donne; si sono registrati 6.132 nati, in diminuzione del 2,1% rispetto ai nati del 2013, secondo un trend negativo che fa del nostro il periodo più negativo degli ultimi 50 anni. Sono invece in aumento i decessi, pari a 6.314 unità. Fra le principali cause di morte del 2014, primeggiano – come negli anni passati – quelle legate a malattie del sistema circolatorio (32,5% del totale dei decessi), ai tumori (24,9% del totale dei decessi) e a malattie dell’apparato respiratorio (12,6% del totale dei decessi).
FLUSSI MIGRATORI Con riferimento al movimento migratorio, si sono registrati 10.536 immigrati, in diminuzione del 10,3% rispetto al 2013. Sono diminuiti sia gli immigrati da altri comuni italiani (8.654, in diminuzione dell’8,9%) che gli immigrati dall’estero (1.882, in diminuzione del 16,6%). Sul fronte delle cancellazioni, si sono registrati 12.504 emigrati, in diminuzione dello 0,8% rispetto al 2013. Più in particolare, gli emigrati verso altri comuni italiani sono diminuiti del 12,3%, attestandosi a 10.363 unità. Gli emigrati verso l’estero, rispetto al 2013, sono invece sensibilmente aumentati sia in valore assoluto (sono passati da 782 a 2.141 unità), che in termini percentuali .
STRANIERI L’analisi delle aree geografiche di provenienza fa emergere che oltre un terzo (il 36,7%) degli stranieri residenti a Palermo al 31 dicembre 2014 sono cittadini di un Paese dell’Asia Centro Meridionale. Seguono i cittadini dei Paesi dell’Africa Occidentale (15,7% del totale degli stranieri), quelli dell’Unione Europea (14,7%), quelli, quelli dei Paesi dell’Asia Orientale (11,2%), dell’Africa Settentrionale (10,2%) e dell’Africa Orientale (5,2%). Passando dalle aree geografiche ai singoli Paesi di provenienza, emerge che a Palermo vivono due consistenti comunità straniere, che da sole assorbono oltre un terzo del totale degli stranieri: i bengalesi (cittadini del Bangladesh) e i singalesi (cittadini dello Sri Lanka). I primi al 31 dicembre erano 5.371, pari al 20,7% di tutti gli stranieri residenti a Palermo, e in aumento dell’1,5% rispetto al 2013. I singalesi al 31 dicembre 2014 erano 3.873, pari al 14,9% di tutti gli stranieri residenti a Palermo, e in calo dello 23,7% rispetto al 2013. Seguono, quindi, i rumeni, con 2,933 residenti (11,3% del totale degli stranieri), i ghanesi, con 2.664 residenti (10,2%), i filippini, con 1.734 residenti (6,7%), i marocchini, con 1.271 residenti (4,9%), i tunisini, con 1.232 residenti (4,7%), i cinesi, con 1.114 residenti (4,3%), i mauriziani, con 1.106 residenti (4,3%), e via via tutti gli altri Paesi.
TURISMO Nel 2014 i flussi turistici hanno fatto registrare 650.319 arrivi (+2,2% rispetto ai 665.234 arrivi del 2013) e 1.424.696 presenze (-0,4% rispetto al 1.430.984 del 2013). Con riferimento agli arrivi, i turisti italiani rappresentano il 51,5% del totale, con un numero di arrivi sostanzialmente stabile rispetto al 2013: 335.064 (-0,7%), mentre i turisti stranieri rappresentano il 48,5%, con un numero di arrivi in diminuzione: 315.255 (-3,8%). Con riferimento alle presenze, i turisti stranieri superano quelli italiani: i turisti italiani rappresentano il 47,9% del totale, con un numero di presenze in aumento rispetto al 2013: 682.096 (+2,6%), mentre i turisti stranieri rappresentano il 52,1%, con un numero di presenze in diminuzione rispetto al 2013: 742.600 (-3,1%). Fra i turisti italiani, i flussi maggiori sono costituiti dai siciliani (35,2% degli arrivi), e a seguire dai turisti del Lazio (12,5%), della Lombardia (12%) e della Campania (6,3%). Fra i turisti stranieri, i più numerosi sono i francesi (20,6% degli arrivi), seguiti dagli spagnoli (11,2%), dagli statunitensi (9,4%) dai tedeschi (8,8%). I turisti di questi quattro Paesi rappresentano, in termini di arrivi, il 50% del totale dei turisti. Limitando l’analisi ai primi 15 Paesi per numero di turisti, si registrano incrementi particolarmente elevati rispetto al 2013 per le presenze dei turisti brasiliani (+17,6%), spagnoli (+10,1%) e inglesi (+8,9%). In valore assoluto, l’incremento più elevato si registra fra i turisti spagnoli, le cui presenze sono cresciute di 6.437 unità. Si registrano invece sensibili diminuzioni nelle presenze dei turisti tedeschi (-18,5%), argentini (-18%) e belgi (-14%). In valore assoluto, la diminuzione maggiore si registra fra i turisti tedeschi, le cui presenze sono diminuite di oltre 16 mila unità. I flussi più elevati, sia in termini di arrivi che di presenze, si sono registrati in primavera, nel mese di maggio, e in estate, ad agosto e settembre. Il minor numero di turisti si è invece registrato nei mesi di gennaio, febbraio, novembre e dicembre.
RAPINE E SCIPPI A Palermo, nel 2013, sono stati denunciati complessivamente dalle forze di polizia all’autorità giudiziaria 38.405 delitti, con un incremento rispetto al 2012 di 1.457 delitti, pari al 3,9%. Il tasso di delittuosità totale, che nel 2012 era pari a 5.633,1 delitti ogni 100 mila abitanti, nel 2013 ha raggiunto il livello di 5.760,1 delitti ogni 100 mila abitanti. Limitando l’analisi ai delitti che determinano maggiore allarme sociale, nel 2013 si è registrato un sensibile incremento rispetto al 2012 sia degli omicidi volontari (passati da 4 a 10, +150%), che dei tentati omicidi (passati da 13 a 18, +38,5%). Con riferimento agli omicidi volontari consumati, il tasso di delittuosità di Palermo è pari a 1,5 delitti ogni 100 mila abitanti. Nel confronto con i grandi Comuni italiani, Palermo si colloca al terzo posto, dietro a Napoli (3 delitti ogni 100 mila abitanti) e a Bari (2,5). Le città con il tasso più basso sono Genova (0,3 omicidi volontari ogni 100 mila abitanti), Verona (0,4) e Firenze (0,5). Più in generale, il tasso relativo agli omicidi volontari in tutte le grandi città del Sud è più elevato rispetto alle grandi città del Centro-Nord. Con riferimento ai tentati omicidi, viene meno la netta contrapposizione fra Nord e Sud, anche se i tassi più elevati si registrano a Bari (5,7 tentati omicidi ogni 100 mila abitanti) e a Napoli (4,9). Al terzo posto si posiziona Torino, con 3,4 tentati omicidi ogni 100 mila abitanti, che precede di un solo decimale Catania. Palermo, con 2,7 tentati omicidi ogni 100 mila abitanti, è all’ottavo posto.
I furti complessivamente sono cresciuti del 3,5%, passando da 22.182 nel 2012 a 22.967 nel 2013. I furti con strappo (ovvero gli scippi) sono passati da 651 a 816, con un incremento del 25,3% rispetto al 2012. I furti con destrezza (ovvero i borseggi) sono passati da 1.409 a 1.696, con un incremento del 20,4% rispetto al 2012. Nel confronto con le altre grandi Città, Palermo, con 122,4 furti con strappo e 254.4 furti con destrezza ogni 100 mila abitanti, è la quinta città per il tasso relativo agli scippi, dopo Napoli, Catania, Bari e Torino, e addirittura la penultima città (prima di Catania) per il tasso relativo ai borseggi, anche se – per questi specifici delitti, spesso di modesta entità – si deve tener conto della differente propensione a denunciare i delitti nei diversi contesti geografici. I furti in abitazioni, dopo la preoccupante impennata registrata nel 2012, hanno fatto registrare nel 2013 un ulteriore incremento: nel 2009 erano 820, sono passati nel 2011 a 1.101, nel 2012 a 1.632 e nel 2013 a 1.719, con un incremento del 109,6% rispetto al 2009 e del 5,3% rispetto al 2012. Nel confronto con i grandi comuni italiani il fenomeno ha fortunatamente dimensioni ancora contenute: a Palermo nel 2013 si sono registrati 257,8 furti in abitazioni ogni 100 mila abitanti, secondo miglior valore dopo Napoli, mentre, per esempio, a Torino si sono registrati 762,8 furti in abitazioni ogni 100 mila abitanti, a Milano 713,1, a Bari 689,7.
Fra i furti di mezzi di trasporto è proseguita anche nel 2013 la diminuzione dei furti dei mezzi a due ruote, già registrata a partire dal 2011: i furti di ciclomotori si sono fermati a 1.032 (-13,4% rispetto al 2012); i furti di motocicli si sono fermati a 2.090 (-8,8% rispetto al 2012). Non accennano a diminuire invece i furti di autovetture, passati da 3.944 a 4.110 (+4,2% rispetto al 2012). Nel confronto con i grandi Comuni, la città di Palermo, con riferimento ai furti di mezzi di trasporto, è fra le città con i tassi di delittuosità più elevati: con riferimento ai ciclomotori, con 154,8 furti ogni 100 mila abitanti, si posiziona al secondo posto, dietro a Bologna e prima di Catania e Firenze; con riferimento ai motocicli, con 313,5 furti ogni 100 mila abitanti, si posiziona al quarto posto, dietro a Catania, Napoli e Genova; con riferimento alle autovetture, con 616,4 furti ogni 100 mila abitanti, si posiziona al terzo posto, dietro a Catania e Napoli.
Le rapine in complesso, dopo il sensibile incremento fatto registrare nel 2012, nel 2013 sono leggermente diminuite, passando da 1.663 a 1.583 (-4,8%). In diminuzione nel 2013 le rapine in banca (-22,9%) e le rapine in uffici postali (-42,5%). In sensibile aumento invece le rapine nei confronti di cittadini in pubblica via, passate da 798 a 854 (+7,0% rispetto al 2012). In diminuzione le rapine presso esercizi commerciali, passate da 351 a 299 nel 2013 (-14,8%). Nel confronto con i grandi Comuni, i tassi delle rapine in abitazione, in banca e in uffici postali di Palermo sono fra i più elevati.