PALERMO – Dissestate, ammalorate, piene di buche e di difetti. Le strade di Palermo non godono di buona salute, come possono testimoniare i tanti automobilisti e ciclisti che ogni giorno le attraversano, ma a confermare il pessimo stato della rete viaria cittadina ci pensa il nuovo piano della Rap per il 2016. La società partecipata del Comune è, infatti, responsabile delle condizioni delle strade e del loro rifacimento anche se finora, su questo fronte, non ha particolarmente brillato.
Secondo i dati contenuti nel piano presentato a Palazzo delle Aquile, su 9 milioni di metri quadrati di strade e vie (di cui buona parte in Settima e Ottava circoscrizione), oltre 1,2 milioni sono fortemente degradati tanto da meritare, in una scala da 1 a 3, il valore peggiore. La soluzione è intervenire d’urgenza, ma il contratto di servizio della Rap, siglato nell’estate del 2014, prevede per questo servizio “solo” 400 mila metri quadrati l’anno, pari a una spesa per il Comune di 18 milioni (iva inclusa).
Insomma nella migliore delle ipotesi la Rap potrebbe rifare solo un terzo delle vie considerate fortemente ammalorate, ma il problema è che l’azienda né nel 2014, nè nel 2015, è riuscita a completare i 400 mila metri quadrati previsti. “Nel 2015 ci siamo concentrati sul potenziamento del servizio di igiene ambientale che era prioritario – spiega il presidente Sergio Marino – quest’anno potenzieremo la manutenzione di strade e marciapiedi con un progetto obiettivo, acquistando nuovi mezzi come scarificatrici e finitrici e aumentando anche il personale dedicato. Faremo anche maggiore attenzione alle modalità con cui si svolge il servizio”. Già, perché in questi mesi più volte il Comune ha bacchettato l’azienda contestando lavori eseguiti non proprio a regola d’arte e, in assenza di penali nel contratto, proponendo anche una decurtazione del corrispettivo per il fatto di non aver raggiunto gli obiettivi.
Ma anche se la Rap eseguisse alla lettera quanto previsto nel contratto, questo comunque non basterebbe a rimettere in sesto la rete viaria cittadina. A Palermo ci sono 3.800 assi stradali, suddivisi nei 25 quartieri: la Rap, che deve svolgere anche il servizio di monitoraggio delle strade di cui è unica responsabile, ha classificato ogni singola via con la relativa tipologia di degrado su una scala da 1 a 3. Ne è uscito fuori che le vie particolarmente degradate sono ben 400, per 1,2 milioni di metri quadrati che sono il “fabbisogno minimo manutentivo”. Di questi oltre 300 mila metri quadrati sono alla Quarta circoscrizione, 233 mila all’Ottava, 159 mila alla Seconda, 150 mila alla Quinta, 107 mila alla Prima, 100 mila alla Settima, 80 mila alla Sesta e 74 mila alla Terza.
In pratica bisogna scegliere a quali di queste strade dare priorità, considerato che il contratto copre solo un terzo degli interventi più urgenti: per questo l’azienda ha chiesto un confronto col Comune, raccordandosi anche con eventuali lavori già programmati dalle altre partecipate. “La vicenda della manutenzione delle strade e dei marciapiedi va rivista con il nuovo contratto di servizio della Rap – attacca il capogruppo Fi Giulio Tantillo – in una città in cui ci sono 9 milioni di metri quadrati di strade non si possono prevedere solo 400 mila l’anno, si deve passare ad almeno 600 mila. Le segnalazioni devono essere fatte da chiunque, cittadini o consiglieri, e la Rap deve avere un report trimestrale quartiere per quartiere. Nel 2015 l’ufficio non ha condiviso il piano, nel 2016 ancora non c’è e questo va chiarito nelle sedi opportune: come Sesta commissione chiariremo questa vicenda. Chiederemo inoltre più controlli sugli interventi fatti dalle varie aziende, rivedendo la procedura”.
“Vedremo insieme il piano, anche noi abbiamo delle priorità – commenta il vice sindaco Emilio Arcuri – la Rap fa bene a formulare la proposta. Ho inviato una nota a tutte le circoscrizioni chiedendo loro di segnalare l’ordine di priorità delle strade che richiedono interventi. Ci confronteremo con la Rap e con le circoscrizioni, prestando attenzione specialmente ai marciapiedi e quindi ai pedoni. Abbiamo avuto anno difficilissimo, abbiamo fatto un salto evidente nello smaltimento dei rifiuti, adesso facciamolo anche su strade e marciapiedi”.
Sul fronte marciapiedi, infatti, quelli in condizioni peggiori sono pari a 93.650 metri quadrati, di cui 20.800 alla Quinta circoscrizione, 17.750 alla Ottava, 16 mila alla Quarta, 15 mila alla Settima, 10.250 alla Seconda, 6 mila alla Sesta, 5.600 alla Terza e 2 mila alla Prima. Il contratto però, anche qui, prevede il rifacimento ogni anno di soli 30 mila metri quadrati.
“Il contratto tra il Comune e la Rap per la manutenzione delle strade fa acqua da tutte le parti, non prevede penali neanche nel caso in cui la società, come accaduto nel 2014 e nel 2015, non svolga tutta la manutenzione di strade e marciapiedi prevista, a danno dei palermitani – dice il consigliere comunale Filippo Occhipinti – il contratto prevede un corrispettivo di 18 milioni pagato dai cittadini con Tasi e Tari, ma in cambio i palermitani ricevono solo strade bucherellate e marciapiedi con mille ostacoli. È ora che il sindaco renda conto di questo alla città: se la Rap non è all’altezza si revochi il contratto e si rendano i servizi in altro modo”.
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