PALERMO – Dopo due mesi di attesa, la Regione ha firmato la convenzione con l’Inps per il pagamento dei sussidi in favore dei circa 2400 ex Pip. Un accordo di un anno che permetterà all’istituto di previdenza di sbloccare le risorse già a disposizione. Somme che per ottenere il via libera attendevano solo la firma della convenzione. La notizia è arrivata durante il tavolo tecnico permanente sui problemi del bacino e che si è costituito oggi. Ne fanno parte il dirigente generale del dipartimento regionale del Lavoro Antonella Bullara, Fisascat Cisl, Filcams Cigl e Uiltucs Uil.
“Ma presto sarà allargato anche al dirigente generale del dipartimento della Funzione pubblica e all’ufficio legislativo e legale, per lavorare in maniera più spedita”, spiega Mimma Calabrò, segretario generale Fisascat Cisl Palermo e Trapani. La sindacalista si dice “soddisfatta per l’istituzione del tavolo permanente su una tematica come quella dei Pip piuttosto complessa. Chi fa parte di questo bacino, chiuso e ad esaurimento, non ha una posizione ben definita” spiega Calabrò. Gli ex Pip, sottolinea il segretario della Fisascat Cisl, “non hanno lo status di lavoratori, non hanno un contratto collettivo che li inquadri in una categoria. Non percepiscono un vero e proprio stipendio, ma un sostegno al reddito. E anche la normativa in materia di ferie e malattia è poco chiara”.
Tutte problematiche alle quali il tavolo tecnico potrà dare una risposta, è l’auspicio della Calabrò. “Il primo incontro è stato positivo e l’atteggiamento della Bullara costruttivo”, dice la sindacalista della Cisl. Tra gli obiettivi anche quello della “mappatura della professionalità che esistono all’interno del bacino, che possono rappresentare una grande risorsa per la Regione”. Altro problema da affrontare, le modalità di uscita dal bacino. “Già 140 persone hanno manifestato questa volontà – afferma Calabrò -. Il nostro compito è di esaminare e rimuovere gli intoppi burocratici che impediscono questa fuoriuscita”. Il tavolo tecnico tra sindacati e Regione si riunirà ogni quindici giorni. “Abbiamo iniziato con il piede giusto. Adesso occorre proseguire su questa strada, non solo per affrontare le criticità del bacino, ma soprattutto per guardare al futuro di queste persone”.
“Abbiamo accolto favorevolmente la proposta della dottoressa Bullara – aggiunge Marianna Flauto, alla guida della Uiltucs Sicilia – a organizzare una serie di incontri per poter trovare una soluzione ai problemi più urgenti della categoria, ovvero la possibilità di riconoscere a questo bacino una serie di istituti quali la maternità e la 104, compatibili con il progetto in essere”.