PALERMO – Oltre 11 quintali di frattaglie, tra cui milza, polmoni, intestini e teste di bovino. E’ questo il bilancio dei sequestri effettuati negli ultimi quattro giorni di controlli da parte del personale dell’Asp di Palermo, insieme con i carabinieri del Nas e gli agenti della polizia. Ai 520 chili di frattaglie sequestrate, di cui si è avuta notizia sabato, infatti, si aggiungono altri seicento chili di carne scoperti in un laboratorio abusivo di lavorazione nei pressi della stazione centrale di Palermo, in cattivo stato di conservazione e in precarie condizioni igieniche, a inizio settimana. All’interno del locale gli uomini del servizio veterinario dell’Asp e gli agenti della polizia hanno trovato anche un pentolone che veniva utilizzato per bollire la carne, che sarebbe poi stata immessa in commercio.
L’attività di monitoraggio dell’Asp, guidata dal direttore generale Antonio Candela, si snoda attraverso l’unità ‘Palermo Urbana’, che oltre al capoluogo si occupa anche dei controlli a Villabate, Lampedusa e Ustica. In cinque mesi sono stati sequestrati anche 579 chili di salumi non idonei al consumo. Nel mirino anche i traffici che riguardano il pesce: da gennaio a oggi sono stati sequestrati oltre 1.300 chili di pescato, tra cui 40 di novellame. Anche inq uesto caso il prodotto era in cattivo stato di conservazione e non idoneo al consumo, quindi è stato distrutto. Un’attività di repressione, con controlli a sorpresa, che nei primi cinque mesi del 2015 ha portato a multe per 134mila euro. “Il servizio veterinario dell’Asp porta avanti dei controlli in maniera rigorosa – afferma Candela -. L’obiettivo del monitoraggio è quello di verificare la tracciabilità della carne e del pesce che finisce poi sulle tavole dei cittadini. Si tratta di controlli sempre più rigidi – aggiunge il drettore generale dell’Asp – al fine di tutelare al meglio i consumatori”.