PALERMO – “Il sistema della formazione professionale con questo Avviso 8 rischia di tornare ad essere il salvadanaio di enti e associazioni che organizzano i corsi, che dovranno soltanto dimostrare alla Regione di aver avuto il numero minimo di allievi per corso, mentre per le spese di gestione e quelle del personale si applicherà il meccanismo dei costi forfettari – 129,00 € ora per corso – senza l’obbligo della rendicontazione”. Lo afferma il vice presidente vicario dell’Ars Antonio Venturino, il quale paventa il rischio di un “clamoroso e ingiustificabile ritorno al passato del quale francamente la formazione professionale, dopo essere stata massacrata dal governo Crocetta, non ha proprio bisogno”.
“L’obbligo di rendicontazione riguarderà dunque soltanto la presenza degli allievi – avverte Venturino – per il resto non sarà necessario produrre alcuna pezza giustificativa ed il regolamento dell’Unione Europea all’articolo 67 comma 1 lettera b non dice affatto che non si rendicontano alcune spese. Lo stesso tentativo fu fatto con l’Avviso 20 e successivamente bloccato. Si tenta, dunque, ancora una volta, di appropriarsi di fondi comunitari senza obbligo di rendicontare quanto davvero speso, visto che anche il regolamento europeo parla di controlli sulla spesa effettivamente sostenuta”, conclude Venturino.