PALERMO – La telefonata al 112 arriva poco dopo le quindici. C’è un furgone bruciato. Non è facile trovare il sentiero sterrato tra le campagne di Ciaculli e Villabate. Poi, la macabra scoperta: c’è un cadavere carbonizzato dentro il mezzo. Dovrebbe trattarsi di un uomo. I carabinieri indagano nel sottobosco della microcriminalità per dare un nome alla vittima e risolvere il giallo. Suicidio o omicidio?
Il corpo è sfigurato dalle fiamme, con il capo reclinato all’indietro. Non c’è certezza neppure sul sesso della vittima. Il cadavere si trova al centro dell’abitacolo di un Fiat Fiorino o forse di una macchina. Anche il mezzo è stato distrutto dall’incendio. Ai carabinieri non risultano denunce recenti di scomparse. Non si tratta di un luogo di passaggio, ma di una stradina in mezzo ad alcuni terreni coltivati ad agrumi e altri abbandonati all’incuria, non lontano dal cimitero di Villabate. Bisogna conoscere bene la zona per giungervi.
Sul posto stanno lavorando i carabinieri per accertare innanzitutto le cause del rogo. Se fosse doloso si aprirebbe un ventaglio di macabre ipotesi. Ma è presto per azzardare una chiave di lettura, anche se con il passare delle ore i carabinieri sembrano vicini alla risoluzione del caso.