PALERMO – La polizia, su disposizione della Procura della Repubblica di Palermo ha dato esecuzione a diversi decreti di perquisizione locale, informatica e di sequestro, con contestuale “Informazione di Garanzia” a carico di diversi soggetti, indagati per il reato di frode sportiva relativa ad incontri tennistici disputati in Italia e all’estero.
I provvedimenti di perquisizione effettuati dagli investigatori della Squadra Mobile di Palermo, diretta da Rodolfo Ruperti, interessano le città di Palermo, Milano, Firenze e Prato, dove gli agenti palermitani sono coadiuvati da personale delle Squadre Mobili locali. Tra gli indagati figurano alcuni tennisti palermitani. Le indagini, condotte dalla Sezione Anticorruzione della Squadra Mobile di Palermo, sono coordinate dal Procuratore Aggiunto Salvatore De Luca e dai Sostituti Procuratori della Repubblica di Palermo, Dario Scaletta e Francesca Dessì.
L’inchiesta della procura sulle frodi sportive parte dal caso di Marco Checchinato, il tennista palermitano, che il 13 dicembre scorso ha ricevuto la notizia dell’estinzione del processo sportivo a suo carico e l’annullamento della squalifica che gli era stata comminata (clicca qui per leggere il servizio). La squadra mobile di Palermo, su mandato della Procura, ha notificato avvisi di garanzia a diversi indagati ed eseguito perquisizioni personali e informatiche da Palermo a Milano, a Firenze a Prato. Oltre a Cecchinato l’avviso di garanzia è stato notificato a un altro palermitano, Riccardo Accardi.
Dell’indagine penale a carico, tra gli altri dei due tennisti palermitani Livesicilia aveva dato notizia il 14 marzo scorso (clicca qui per leggere il servizio di Riccardo Lo Verso). Gli inquirenti sostengono di avere notato flussi di scommesse anomali sull’incontro relativo al torneo di Mohammedia, disputato in ottobre in Marocco, tra Marco Cecchinato e il polacco Majchrzak. Da qui si sono accesi i riflettori su una serie di tornei che si giocano tra la Polonia e la Russia e sui quali di solito non c’e un grande giro di scommesse. (ANSA).